Scatta la mobilitazione a distanza di appena tre giorni dalla maxi manifestazione nazionale istituita per supportare i palestinesi e per la pace a Gaza. Dopo che tutte le nuove nove imbarcazioni della Flottilla partite con l’intento di consegnare aiuti umanitari, in direzione dell’enclave, sono state intercettate e trasferite in un porto israeliano nelle prime ore di oggi, i pro Pal scendono di nuovo in piazza.
Pro Pal, il tragitto
Con ritrovo in piazza del Colosseo, i manifestanti si sono radunati per dare il via ad un corteo che raggiungerà la Piramide Cestia, passando per via Celio Vibenna, via San Gregorio, piazza di Porta Capena, viale Aventino, piazza Albania, viale della Piramide, piazza di Porta San Paolo fino a raggiungere piazzale Ostiense.
Leggi Anche
La manifestazione è stata autorizzata dalla Questura di Roma che prevede la partecipazione di almeno 3mila persone che si raduneranno con bandiere della Palestina, striscioni e slogan vari ormai segno distintivo di questo tipo di cortei. Un variegato ventaglio di partecipanti tra cui si dicono numerosi studenti e universitari, insieme a turisti che si inoltreranno tra le vie della Capitale.
Svettano tra le teste anche numerosi cartelli in sostegno della Flotilla, bandiere dei sindacati Cgil, Usb e di Potere al Popolo, nonché l’immancabile striscione “Blocchiamo tutto” che apre la manifestazione per la Palestina. I cori che riempiono l’aria si alternano tra incitamenti a rompere gli accordi con lo Stato di Israele, e gli scanditi: “Palestina libera. Stop Genocide. Siamo tutti antisionisti“.
Pro Pal, slogan contro il governo Meloni
Di sottofondo, ancora l’intonazione di Bella Ciao, il canto popolare dedicato ai partigiani della resistenza italiana, che si alterna a slogan scanditi contro il governo Meloni. “Governo Meloni complice del genocidio” recita uno degli striscioni, mentre si ritiene necessario interpellare anche Papa Leone XIV, con cartelli che citano: “Caro Papa, stai con Trump?“.
Molti i disagi che si stanno causando tra cui la chiusura dell’intera linea della metro B, oltre al traffico terrificante per le principali strade bloccate per il passaggio dei manifestanti proprio nell’ora di punta, quando si vorrebbe far ritorno tranquillamente a casa dopo una giornata di lavoro. Al contempo, si alza l’allerta per la sicurezza che, nonostante si tratti di un corteo pacifico, purtroppo non si possono non prevedere possibili eventi di guerriglia urbana esattamente come accaduto prima a Milano e poi proprio a Roma la scorsa settimana quando lo scenario della Capitale era delineato da auto in fiamme e molotov contro gli agenti delle forze dell’ordine.
© Riproduzione riservata


