Anche stavolta le scoperte dei Nas ci lasciano a bocca aperta, stupendoci sempre di più della capacità umana di commettere illeciti nei modi più fantasiosi. Oggi è il turno di Roma, in cui in zona Prenestina è stata scoperta una macelleria abusiva nel retro di un ristorante.
La macelleria era completa di celle frigorifero, bancone e ovviamente di chili di carne, ma mancavano totalmente le norme igieniche standard e tutti i documenti e le autorizzazioni del caso. Un’attività commerciale a tutti gli effetti, di cui però lo Stato italiano non sapeva nulla e che avrebbe potuto provocare problemi igienico sanitari anche molto gravi.
Le ispezioni dei carabinieri dei Nas rientrano in una intensificazione delle verifiche ordinarie allo scopo di verificare la presenza di pratiche illecite o pericolose per la salute soprattutto allo scopo di tutelare la salvaguardia dei consumatori e degli imprenditori che operano correttamente.
Roma: la scoperta della macelleria clandestina
La macelleria clandestina è stata scovata dalla sezione Nas dei carabinieri di Roma, dopo una serie di controlli in alcune delle attività commerciali delle zone di Tor Pignattara, Pigneto, Labicano e Prenestino.
Il destino ha voluto che tra le attività commerciali controllate vi fosse anche il ristorante incriminato, colpevole di nascondere nel suo retrobottega una macelleria abusiva. La scoperta è avvenuta, infatti, dopo il sopralluogo svolto nel locale regolarmente gestito dai proprietari.
Al momento della scoperta la macelleria conteneva circa 100 chili di carne non regolarmente conservata secondo le norme igienico sanitarie standard, per questo i militari hanno predisposto il sequestro dell’intero carico. Disposta anche la chiusura dell’intero locale, compreso il ristorante e una multa di 4.500 per i proprietari, denunciati dalle forze dell’ordine.
Roma: lo scorso marzo chiusa una macelleria a Centocelle
Non è però la prima volta che una macelleria di Roma viene scoperta senza le apposite autorizzazioni. Lo scorso marzo a Centocelle i carabinieri dei Nas avevano predisposto la chiusura di una di queste attività a seguito delle numerose denunce dei residenti. Al momento del sopralluogo, infatti, erano state scoperte problematiche a causa di problemi relativi all’igiene e alla conservazione dei prodotti.
In seguito è stato controllato anche un locale adibito a frutteria, gestito dagli stessi proprietari della macelleria e in cui sono state riscontrate le stesse irregolarità. I prodotti ortofrutticoli presenti sono stati sequestrati e trasportati presso il Bioparco di Roma per lo smaltimenti.
I proprietari, di origine araba, sono stati denunciati alle autorità e puniti con la chiusura delle due attività.
Roma: neanche le aziende vinicole sono al sicuro
All’interno dell’intensificazione delle attività di controllo dei Nas sono rientrate anche una serie di aziende vinicole situate in provincia di Roma, in particolare presso i Castelli Romani e la zona dei Monti Prenestini.
Un’azione che ha portato alla chiusura di due aziende di produzione di vino, che presentavano problematiche nella produzione e conservazione dei prodotti. Nel caso più grave, oltre alla chiusura dell’attività commerciale, è stato disposta anche l’immediata sospensione dell’impianto di produzione.
Tra le due attività sono stati sequestrati circa diecimila litri di prodotti vinosi, dal valore di ventimila euro.