Roma, incidente sulla via Tiburtina: morto un 34enne e grave una ragazza

Anche un terzo passeggero è rimasto coinvolto nel tragico incidente verificatosi poco prima delle cinque di mattina, ma non avrebbe riportato lesioni

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Ancora il dramma degli incidenti stradali a Roma di sabato notte. Su via Tiburtina, all’altezza di Rebibbia, alla periferia della Capitale, un cittadino di nazionalità rumena di 34 anni ha perso la vita in un tragico incidente verificatosi all’incrocio con via Furio Cicogna.

L’incidente, la vittima, i feriti

La vittima era al volante di una Mazda 6 con a bordo altre due persone quando, per motivi ancora in corso di accertamento, probabilmente a causa dell’alta velocità, si è schiantata contro un palo del semaforo. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare mentre la giovane connazionale, di 27 anni, che sedeva accanto al guidatore, è rimasta gravemente ferita ed è stata ricoverata in ospedale in prognosi riservata. 

Insieme alla donna, anche l’altro passeggero di 33 anni sarebbe rimasto ferito ma riportando traumi lievi. Non appena scattato l’allarme i due sopravvissuti sono stati immediatamente soccorsi e trasportati rispettivamente al Policlinico Umberto I e all’ospedale Sandro Pertini.

Prontamente giunti sul posto, gli agenti del IV Gruppo Tiburtino della polizia locale di Roma Capitale per effettuare i rilievi necessari per ricostruire le dinamiche della tragica vicenda su cui sono in corso le indagini.

Roma, “le stragi del sabato sera”

Si tratta purtroppo dell’ennesima vittima sulle strade della città di Roma, che, come affermato da Marco Milani del Sulpl, il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, “va ad aggiungersi ai caduti di quelle che vengono ormai definite stragi del sabato sera“. Per questo motivo, la polizia locale si troverebbe, difatti, a tornare al suo ruolo intensificando i servizi di autovelox ed i rilievi etilometrici, nonostante le importanti carenze di Risorse.

Solo una vera e propria guerra all’alta velocità – spiega Milani – ed al consumo di sostanze alteranti“, che rappresentano le vere e proprie cause della gran parte di morti su strada, “può riportare la Sicurezza delle strade romane, agli standard delle altre Capitali europee“. Secondo Marco Milani, il problema, però, che si aggiunge alla drammatica situazione e che da anni verrebbe denunciata dall’interno del corpo della polizia, è la mancanza di almeno 3000 agenti all’appello nonché di un’efficiente gestione del personale che eviti servizi di facciata ma “purtroppo l’amministrazione di Roma Capitale continua ad essere sorda ai nostri appelli“.

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