Francia rivendica proprietà di Trinità dei Monti, il Campidoglio chiarisce: “Patrimonio di Roma”

La Corte dei Conti francese ha presentato una relazione sulla gestione dei tesori d'arte di proprietà francese a Roma, considerando anche la famosa Scalinata come una proprietà d'oltralpe. Nel documento vengono denunciate malversazioni

Redazione
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La Corte dei Conti francese ha inviato dei magistrati a Roma per analizzare lo stato e la gestione dei tesori d’arte di proprietà francese in città. Nel rapporto vengono denunciate lacune e opacità nella conduzione delle cinque chiese d’oltralpe – come San Luigi dei Francesi e Trinità dei Monti – e viene rivendicata la proprietà della Scalinata a piazza di Spagna.

I politici italiani sono rimasti interdetti da un’affermazione del genere e il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli (FdI), ha dichiarato stupito che “viene da ridere. Bene, manderemo esperti al Louvre per fare la ricognizione aggiornata dei beni sottratti all’Italia nel corso della storia o regalati da geni forse costretti a privarsi di rinomate opere d’arte che hanno reso il Louvre il museo più visitato al mondo. Siamo alle comiche”.

Il post di Rampelli su X

La replica di Roma

 ”La Scalinata è un luogo monumentale e di grandissimo valore artistico ma è anche un passaggio pubblico ed è quindi senza discussioni parte integrante della capitale d’Italia“, afferma il Sovrintendente di Roma ai Beni culturali Claudio Parisi Presicce dopo le polemiche scalinata di Trinità dei Monti. “Su questa questione sembra esserci un po’ di confusione. È fondamentale distinguere tra le valutazioni della Corte dei Conti francese riguardanti l’amministrazione dei ‘Pieux établissements de la France à Rome’ e la gestione della scalinata di Trinità dei Monti”, ha aggiunto Parisi Presicce.

A partire dal Novecento, la scalinata è stata esclusivamente mantenuta, restaurata e gestita dall’Amministrazione comunale di Roma. Ricordo che negli ultimi anni ci sono stati due restauri significativi, nel 1995 e nel 2014, oltre a numerosi interventi di manutenzione e ripristino da parte di Roma Capitale. Questo luogo, uno dei più iconici della città, è diventato un simbolo indiscusso della Roma moderna e viene visitato quotidianamente da migliaia di persone“, ha poi concluso.

I Pii Stabilimenti della Francia a Roma

I complessi artistici in questione sono gestiti da una pia fondazione francese che tutela tutto ciò che viene conservato all’interno di essi, come le opere di Caravaggio che si trovano a San Luigi. I magistrati francesi hanno analizzato il lavoro dei Pii Stabilimenti della Francia, che è l’istituzione proprietaria. Dopo questa analisi hanno concluso che il patrimonio non è stato controllato e gestito a dovere: sciatteria, negligenza, scarsa professionalità, malversazioni e caos hanno dominato fino a oggi.

Il patrimonio della fondazione col tempo si è arricchito anche grazie a importanti donazioni, tra cui una decina di palazzi nel centro storico e 180 immobili attualmente affittati, come Villa Medici. Con questo denaro vengono finanziate le operazioni di gestione e mantenimento delle chiese. Ma secondo i giudici francesi questi beni non sono “adeguatamente messi a frutto”. 

Roma, il rapporto di Parigi

L’ambasciata di Francia presso la Santa Sede ha il compito di controllare la pia fondazione attraverso un amministratore religioso e un tesoriere laico. Per i magistrati è questa gestione ibrida a non far funzionare le cose, perché gli ambasciatori cambiano ogni 4 anni e i tesorieri restano gli stessi. Il problema riscontrato è anche la difficoltà a reperire informazioni perché i vecchi amministratori si chiudono in un “silenzio ostinato“. Si denunciano anche malversazioni, mancanza di professionalità, problemi di sicurezza e procedure negli appalti opache tanto da aver causato in passato sovrafatturazioni.

Riguardo alla Scalinata romana di piazza di Spagna, nel documento si manifesta la necessità di definirla meglio dal punto di vista normativo. Viene spiegato che questa è stata costruita nel 18esimo secolo con fondi francesi e mantenuta per decenni dai Pii Stabilimenti della Francia, ma anche dal comune di Roma o attraverso sponsorizzazioni. “La conferma dello status giuridico della scalinata sarebbe necessaria per chiarire le responsabilità in termini di manutenzione e restauro” si specifica.

Il consiglio della Corte francese è rendere i Pii Stabilimenti istituzione pubblica, riformulando le regole del complesso a Trinità dei Monti, che attualmente è occupata dai religiosi della Comunità dell’Emmanuele. I Pii Stabilimenti hanno dichiarato in una nota di aver risposto e collaborato, inoltre “le gare d’appalto sono fatte secondo le regole, gli affitti definiti a condizioni di mercato ed è in corso un inventario completo con l’aiuto di un software”.

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