Il vigilante che è stato accusato di aver sparato alla testa di un 20enne durante una una rapina in un appartamento a Roma, è stato arrestato per omicidio volontario. I fatti risalgono al 6 febbraio scorso, quando la guardia giurata avrebbe notato i ladri all’interno della casa della vicina e sarebbe intervenuto per metterli in fuga.
Secondo una prima ricostruzione operata dalle forze dell’ordine, sembrerebbe che la guardia giurata abbia esploso una serie di colpi, circa dieci, contro i presunti ladri, alcuni anche durante il loro tentativo di fuga. La banda, composta da tre individui, si sarebbe arrampicata fino al balcone di un appartamento di una palazzina di via Cassia, a Roma, con l’intento di derubare l’anziana signora proprietaria dell’abitazione.
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La ferita del ragazzo colpito alla testa si sarebbe rivelata troppo grave e non avrebbe quindi permesso al giovane di salvarsi. Il primo reato ipotizzato nei confronti del vigilante, quello di tentato omicidio, è quindi stato modificato in omicidio. Sembrerebbe, come riporta Ansa, che i video delle telecamere di sorveglianza della zona si siano rivelate fondamentali per comprendere la dinamica di quanto accaduto.
Sembrerebbe, quindi, che il vigilante abbia esploso dei colpi di pistola quando non era più necessario difendersi, ovvero durante la fuga dei ladri. Almeno questo è quanto sarebbe emerso dai video delle telecamere. L’indagato ha pero dichiarato di avere timore che gli uomini fossero armati e che volessero utilizzare l’auto su cui erano a bordo per colpirlo. Questa testimonianza è stata supportata anche dalle testimonianze dei vicini. Il video di sicurezza, però, riprenderebbe il momento in cui il ladro è colpito alla testa, da un vicinanza molto ravvicinata, mentre tenta di scavalcare una recinzione per scappare via.
Roma, come è stata scoperta la rapina
Secondo il racconto dell’indagato, la rapina è stata scoperta a causa dei rumori fatti nel tentativo di scassinare la cassaforte della sua vicina che avrebbero insospettito alcuni condomini, compresa la guardia giurata, che si trovava nel cortile del palazzo perché rientrante a casa. Il vigilante si sarebbe quindi trovato nel mezzo di una colluttazione e la situazione sarebbe precipitata velocemente. L’indagato avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco, compreso quello che ha ferito alla testa uno dei presunti ladri.
Immediato l’intervento dei soccorsi, che hanno trovato il ferito nel cortile del condominio L’uomo è stato traportato in ambulanza all’ospedale San Filippo Neri della Capitale, dove sarebbe giunto in condizioni disperate. Nonostante il tempestivo intervento dei medici, il giovane non è sopravvissuto.
Roma, aperta un’indagine sul caso
I carabinieri hanno dunque aperto un’indagine sull’accaduto per comprendere la dinamica di quanto successo. Sembrerebbe che gli altri presunti malviventi si siano velocemente dileguati dalla scena. Uno di questi avrebbe saltato giù dal balcone di un’abitazione che si trova al primo piano della palazzina interessata, mentre gli altri avrebbero utilizzato le scale.
Sembrerebbe, inoltre, che i fuggitivi abbiano raggiunto un’auto su cui, presumibilmente, era presente un altro complice. Sul posto sono stati effettuati i rilievi del caso per cercare di raccogliere più elementi possibile e sono state poste al vaglio anche le telecamere di videosorveglianza della zona.
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