Il sindacato in una nota: “E’ gravissimo il fatto che il management di Ama definisca ‘indebite’ alcune quote di salario dei lavoratori, frutto di accordi sindacali, notoriamente con forza di legge tra le parti”
“Ci meravigliamo che dirigenti che ricoprono ruoli di vertice nell’azienda, mettano in discussione l’irriducibilità delle retribuzioni, frutto di libera scelta tra parti”. Questo si legge in una nota del segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, e del coordinatore regionale Igiene Ambientale della Fit-Cisl del Lazio, Massimiliano Gualandri.
Rifiuti a Roma: l’Ama
“E’ gravissimo il fatto che il management di Ama definisca ‘indebite’ alcune quote di salario dei lavoratori, frutto di accordi sindacali, notoriamente con forza di legge tra le parti. Ci meravigliamo che dirigenti che ricoprono ruoli di vertice nell’azienda, mettano in discussione l’irriducibilità delle retribuzioni, frutto di libera scelta tra parti” fanno sapere i sindacati in una nota.
Inoltre, la questione verte su una visione e gestione che sia programmata per le risorse. In altre parole, un vero e proprio progetto d’impresa. Il tema delle retribuzioni, pertanto, va affrontato all’interno di tre dimensioni: quella organizzativa, industriale e della valorizzazione del lavoro. “Adesso invece si affronta il falso problema dei salari, concependo una paradossale e irrealistica riduzione: l’ultimo tema da affrontare, in un momento di inflazione galoppante e in un contesto generale di stipendi insufficienti” si legge.
Rifiuti: l’attesa dei sindacati
“Attendiamo che sia predisposto un processo virtuoso di valorizzazione del personale e che i lavoratori siano coinvolti nella necessaria rinascita dell’azienda, con un approccio partecipativo: sono i dipendenti i veri conoscitori del processo produttivo e dell’organizzazione del lavoro” hanno infine concluso i sindacati. Si attendono ulteriori aggiornamenti.