Giandavide De Pau, il serial killer accusato di aver ucciso tre prostitute nel quartiere Prati, a Roma, è stato rinviato a giudizio dal gup di Roma. Avrebbe ucciso, nella notte del 17 novembre 2022 due cinesi nell’appartamento al primo piano di via Riboty e, nel seminterrato di via Durazzo Marta Castano Torres, una donna colombiana di 65 anni. La prima udienza è stata fissata per il 22 febbraio davanti alla terza Corte d’Assise.
Oggi all’udienza preliminare si sono costituiti parti civili i parenti delle vittime. Nell’atto di accusa, i pm Antonella Pandolfi e Michele Prestipino, oltre ad incolpare Pau di triplice omicidio sostengono anche il delitto abbia le aggravanti di crudeltà e dei futili motivi anche la premeditazione. Dall’altro lato, la difesa, per difendere l’imputato punteranno sull’infermità mentale. “Uno degli elementi che saranno oggetto di contraddittorio sarà la perizia psichiatrica” affermato i legali del 53enne De Pau, Alessandro De Federicis e Barbara De Benedetti.
La ricostruzione degli inquirenti
Giandavide De Pau è stato fermato dalla polizia a meno di 48 ore dal delitto. Stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, il 53enne si è incontrato con le due prostitute, Yanrong Li e Jun Xia Yang nell’appartamento in via Riboty 28. Prima è avvenuto il rapporto sessuale e poi la violenza brutale. Le ha uccise con un coltello, pugnalandole ripetute volte in numerosi parti del corpo fino a lasciarle esanimi sul pavimento dello stabile al primo piano.
Poi la stessa tragica sorte è toccata anche alla prostituta colombiana Marta Lucia Castano Torres. La dinamica era la stessa, solo il luogo era cambiato e si trovava a circa 600 metri dal luogo dei primi due omicidi, in via Durazzo 38. Dopo i delitti De Pau decise di andare a ballare e in seguito, tentò la fuga servendosi di un documento falso.
I precedenti penali di De Pau
Ad occuparsi di ricostruire passo dopo passo la vita e il profilo psicologico di Pau è stato il blog della rivista Polizia Penitenziaria, PoliziaPenitenziaria.it. Gli autori dell’articolo sono partiti da dati noti sull’identità e la vita dell’assassino per poter ricostruire nella sua completezza il profilo criminologo di De Pau. Il soggetto, nato a Roma, aveva problemi con le droghe e anche legati allo spaccio oltre una lunga lista di gravi precedenti penali.
Nel 2006 aveva aggredito sessualmente una donna brasiliana, minacciandola con un’arma da fuoco. Per questo aveva scontato due anni di misura di sicurezza detentiva in un ospedale psichiatrico perché riconosciuto incapace di intendere e volere. Poi, nel 2020 un altro arresto. Questa volta per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, lesioni personali gravissime e tentato omicidio. È stato catturato insieme al boss camorrista Michele Senese, di cui era l’autista.
I ricoveri nell’ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino
Nel 2008 e poi nel 2011 è stato ricoverato nell’ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino, a Firenze. I medici che lo avevano in cura gli diagnosticarono “un disturbo di personalità borderline e disturbo di personalità antisociale correlati ad abuso di alcol e cocaina”. Le caratteristiche associate alla diagnosi c’erano tutte: mancava totalmente di empatia, era costantemente alla ricerca di approvazione e ammirazione, arrogante, tendeva ad idealizzare situazioni amorose e si sentiva importante ed unico.
I delitti ripresi col telefonino
Anche se De Pau alle spalle ha dei ricoveri presso il vecchio OPG (Ospedale psichiatrico giudiziario di Firenze) e una diagnosi psichiatrica e i legali si avvarranno di questi elementi per difenderlo in aula resta la prova delle riprese, fatte da lui stesso, con il telefonino. I video sul dispositivo sono due, uno di 14 minuti e l’altro di 42. Questi, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Mara Mattioli “documentano in maniera indiscutibile e atroce il duplice omicidio delle donne cinesi commesso da Giandavide De Pau dopo aver consumato con le stesse rapporti sessuali ed aver preteso di rimanere solo con le due donne, mandando via altri clienti“.