Un autobus di linea notturno, un gruppo di quattro ragazzi italiani e un cittadino straniero sono i protagonisti di una storia inquietante che ha avuto luogo a Roma. Lo scorso 6 aprile, durante la corsa del bus Atac N201, l’uomo di origine libica è stato brutalmente aggredito dal gruppo di ragazzi, che oltre alle violenze fisiche hanno inveito contro di lui con insulti di stampo razzista.
Una violenza ingiustificata che, secondo quanto riportato dai testimoni, non avrebbe avuto alcun motivo per scoppiare a bordo di quel bus. I quattro cittadini italiani, tra i 19 e i 21 anni di età, sono stati accusati di lesioni personali e furto, commesse per futili motivi e aggravati dall’odio razziale. La vittima, un ragazzo di 25 anni, è stato soccorso dai presenti sul bus e trasportato all’ospedale San Giovanni, dove gli sono state riscontrate fratture multiple.
Leggi Anche
Roma, la ricostruzione dell’aggressione
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Roma- Quirinale, che hanno seguito le indagini, l’aggressione ha avuto inizio nel momento in cui il bus si avvicinava alla fermata dell’Ara Coeli. I quattro giovani italiani dopo essere saliti sul bus si sono avvicinati alla vittima e l’hanno accerchiata. A quel punto sono iniziate le molestie e le minacce con frasi razziste.
I passeggeri avrebbero provato ad intervenire ma sono stati fermati dai quattro italiani. Il 25enne ha quindi tentato di allontanarsi, cambiando posto sul bus, ma è stato seguito dai suoi aggressori. Uno di questi ultimi gli avrebbe sputato addosso e, nel momento in cui il cittadino libico provava a ribellarsi, veniva colpit dal gruppo di aggressori con calci e pugni su tutto il corpo.
La vittima è stata poi colpita alle spalle e fatta cadere. A quel punto i quattro si sarebbero impossessati del suo orologio e del suo telefonino. Gli attacchi sarebbero poi proseguiti per il resto della corsa, con gli aggressori che ciclicamente tornavano dal 25enne per colpirlo nuovamente.
Le forze dell’ordine sono giunte sul posto a seguito dell’allarme e hanno dato inizio alle indagini per individuare i quattro presunti aggressori. Fondamentali le testimonianze dei presenti, compreso l’autista del mezzo, cos’ come i filmati di videosorveglianza dell’autobus. Uno degli indagati si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e gli altri tre sono sottoposti all’obbligo di dimora con divieto di lasciare l’abitazione nell’arco notturno.
© Riproduzione riservata