Una parte del tetto del carcere di Regina Coeli, a Roma, è crollata. A riferirlo è il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che ha anche specificato come il capo del Dap, Stefano Carmine De Michele, si è recato immediatamente sul posto per accertarsi dell’accaduto. Per il momento, non vi sono notizie di feriti ma sembra che alcune parti del carcere siano ora inagibili.
De Michele sta valutando i “necessari e urgenti provvedimenti da adottare per fronteggiare l’improvvisa situazione d’emergenza che si è venuta a creare nell’istituto penitenziario romano“. Insieme a lui si trovano il direttore generale dei Detenuti e del Trattamento, Ernesto Napolillo, il direttore generale per la Gestione dei beni, dei servizi e degli interventi in materia di edilizia penitenziaria, Antonio Bianco, e il vicedirettore generale del Personale, Augusto Zaccariello. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco per i sopralluoghi e la messa in sicurezza della zona.
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Regina Coeli, crollata parte del tetto
Secondo quanto riporta Cisl, il crollo si sarebbe verificato nella zona conosciuta come “seconda rotonda“, ovvero un parte della struttura penitenziaria dove transitano operatori e detenuti ogni giorno. Il sindacato ha voluto evidenziare come il crollo sia una dimostrazione “dello stato di grande fragilità strutturale” in cui si trovano numerosi istituti penitenziari italiani. “Si tratta di situazioni che diventano un rischio non solo per la sicurezza dell’integrità che un ambiente deve avere per sua natura, ma anche per chi nel carcere ci lavora e ci vive“.
La Cisl ha auspicato che questo evento funga da “monito” per il governo, affinché vengano individuate le risorse economiche necessarie a consentire agli “organi preposti del Dap di riuscire ad intervenire sulle molte criticità che insistono sul territorio nazionale“.
Il Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, ha spiegato in una nota che a Regina Coeli è giunta anche la ditta a cui verranno affidati i lavori per la risoluzione del crollo. “Le autorità presenti stanno già affrontando anche le misure per l’interdizione dell’area e lo sfollamento dei detenuti delle sezioni interessate che avverrà in data odierna, a seguito dell’individuazione delle strutture che li accoglieranno“, ha aggiunto.
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