Sindacati e lavoratori scendono in piazza: “Rischiamo la vita ogni giorno, tra buche e condizioni contrattuali pessime”. L’assessore Pratelli rassicura: “Dialogo”
“Non possiamo morire per lavorare: già abbiamo condizioni contrattuali pessime, in più ogni giorno usciamo in strada a Roma e siamo costretti a cercare di sopravvivere in mezzo alle buche”. I rider di Roma si organizzano e, insieme ai sindacati, scendono sotto al Campidoglio per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto permanente.
Video: le richieste dei sindacati
Le richieste dei lavoratori
In mezzo ai lavoratori anche i segretari generali di Filt-Cgil di Roma e Lazio, Fit-Cisl del Lazio e Uil Trasporti Lazio, Eugenio Stanziale, Marino Masucci e Maurizio Lago. “Si deve fare tutto il possibile – spiegano le sigle – per garantire la salute e sicurezza e la qualità del lavoro. Abbiamo strade piene di buche, come noto, e spesso i lavoratori sono costretti a fermarsi per infortuni o incidenti”. “Inoltre, a livello contrattuale non possono contare né su giorni di ferie né su giorni di malattia. Condizioni che non sono sostenibili e aggravate anche dal fatto che un rider deve uscire al lavoro anche con condizioni meteo impervie”.
La replica del Campidoglio
Ad accogliere la richiesta di un tavolo permanente è l’assessora capitolina al Lavoro, Claudia Pratelli. “Siamo disponibili – ha spiegato – e si avvia questo tavolo di lavoro. Queste nuove forme di lavoro sembrano molto vecchie rispetto alla mancanza di diritti dei lavoratori ma quello che succede nella nostra città ci sta a cuore. Questa amministrazione non parte da zero, poco tempo fa l’assemblea capitolina ha approvato la delibera, con lunga gestazione, per l’istituzione di punti sosta per i rider. Una strategia inedita ma un primo livello di discussione per interrogarci su risposte nuove a bisogni nuovi”.