Al via i test per l’iscrizione ai corsi di laurea per le professioni sanitarie, ma gli iscritti sono sempre meno. L’allarme parte proprio dalle Università che hanno visto diminuire il numero di persone interessate ad iscriversi ai corsi.
Professioni sanitarie: l’allarme
Secondo a Federazione nazionale delle operazioni infermieristiche, senza un cambio di rotta è a rischio l’articolo 32 della Costituzione. Di fatto, sono proprio gli atenei italiani a lanciare l’allarme di tale andamento. In Lombardia, ad esempio, sono 8.941 i candidati che oggi proveranno i test per l’ammissione ai corsi per professioni sanitarie, mentre nel 2022 erano stati 9.767. Nel 2021 le domande di ammissione ai corsi erano state 11.440 nei 7 atenei lombardi, nel 2019 11.901, nel 2018 11.869.
Professioni sanitarie: il problema
Davanti questi dati emerge il chiaro problema della mancanza di personale. La Federazione nazionale delle operazioni infermieristiche afferma: “Senza infermieri l’Italia non avrà più un Sistema sanitario nazionale degno di questo nome, ci aspetta una lunga stagione assistenziale e non saremo più in grado di garantire salute a tutti. È una prospettiva concreta, reale, che comporta perdite economiche, sociali, oltre che un restringimento dei diritti civili“.
Fnopi poi aggiunge: “La sfida odierna sulla carenza di infermieri va affrontata, oltre che quantitativamente con l’offerta formativa, anche qualitativamente con l’evoluzione degli attuali percorsi formativi offerti ai giovani futuri infermieri“.