Portogruaro, donna aggredita dal marito per aver difeso Giulia Cecchettin

Una tragedia scampata a Portogruaro dove un uomo ha aggredito sua moglie, dopo che questa aveva preso le difese di Giulia Cecchettin

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L’ultima vicenda di violenza sulle donne è avvenuta a Portogruaro, in provincia di Venezia, dove una donna è stata aggredita dal marito, proprio per aver preso le difese di Giulia Cecchettin, brutalmente uccisa dal suo ex ragazzo. Da quel terribile 11 novembre, quando Giulia Cecchettin è stata sequestrata dal suo assassino, le telefonate alle linee di emergenza contro la violenza di genere si sono moltiplicate. Eppure, le pagine dei giornali continuano a riempirsi di storie tragiche che vedono protagoniste donne abusate proprio da chi aveva promesso di amarle.

Una storia al limite del paradossale che continua a mostrarci quanto il patriarcato sia un problema radicalizzato nella nostra società e come ogni giorno che passa ci allontani dalla possibilità di liberarcene. Una giovane donna di 22 anni viene brutalmente uccisa da un uomo invidioso e possessivo, ma comunque c’è ancora chi si chiede se forse un po’ di colpa non ce l’abbia anche lei.

Stavolta, però, una donna non è riuscita a rimanere in silenzio e ha deciso di difendere Giulia, che come lei ha pagato per i soprusi del proprio compagno.

Portogruaro, un pugno nello stomaco per aver osato difendere Giulia Cecchettin

Una normale cena in famiglia a Portogruaro, in provincia di Venezia, si è trasformata in una tragedia scampata. Al telegiornale l’orribile vicenda che ha visto protagonista Giulia Cecchettin e in sottofondo i soliti commenti di chi continua a farsi domande su ciò che sia realmente accaduto.

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Giulia Cecchettin

Il 20 novembre scorso, però, un uomo ha superato ogni limite, mettendo in discussione la colpevolezza di Filippo Turetta. “Chissà però lei cosa aveva combinato…“, una frase ignobile pronunciata da un uomo che aveva ricevuto molteplici denunce per violenze proprio da parte di sua moglie, che ha assistito scioccata al commento del marito. Non è riuscita però a stare in silenzio e forse proprio per la vicinanza che ha sentito con la giovane Giulia, ha deciso di alzare la voce e di difenderla: “Ma cosa stai dicendo? Parli come un criminale”.

Una frase che ha avuto l’intento di voler far ragionare il marito, ma che invece ha avuto come risultato solo la sua furia. Ha prima sferrato un pugno allo stomaco di sua moglie, lasciandole un ematoma di dimensioni considerevoli, per poi impugnare un coltello e colpirla. Nessuna ferita grave, grazie allo spesso maglione della donna e alla punta poco affilata del coltello che non è riuscito a perforare l’addome della vittima.

I soccorsi chiamati dal figlio della coppia

Ad aggravare il quadro già di per se tragico, è stata la telefonata ai soccorsi da parte del figlio della coppia, un minore costretto ad assistere alle violenze del padre ed alle sofferenze della madre. Dopo il trasporto in ospedale, sia la madre che il bambino sono stati allontanati dalla casa di famiglia e sono ora ospiti del Centro antiviolenza di Portogruaro, sotto custodia della Cooperativa L’Arco.

È stata aperta un’indagine dalla Procura di Pordenone, che prenderà in considerazione anche le precedenti accuse di violenza nei confronti dell’imputato.

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