Una storia da incubo quella che si è verificata domenica sera a Ponza, isola in provincia di Latina, dove una giovane ragazza di soli 16 anni è stata costretta a subire una brutale violenza a pochi passi dalla sua abitazione. Uno stupro avvenuto alla luce del sole, in pochi minuti, senza che nessuno si accorgesse di nulla o potesse intervenire per salvare la minore. La giovane avrebbe trovato il coraggio di raccontare immediatamente l’accaduto ai suoi genitori che, sconvolti dalla vicenda, hanno tempestivamente contattato le forze dell’ordine.
In poco tempo è stato possibile rintracciare un ragazzo di circa 30 anni, visibilmente ubriaco e pesantemente indiziato per la violenza sessuale subita dalla minore. Il giovane è stato denunciato su disposizione della procura di Cassino per violenza sessuale ed è stato accompagnato dagli agenti sulla terraferma, dove è stato emanato a suo carico un foglio di via per tre anni con divieto di rientro a Formia. Sembrerebbe che il giovane fosse ospite di alcuni amici nell’abitazione vicina a quella della minore e avrebbe approfittato di un momento di distrazione della ragazza per afferrarla e trascinarla all’interno della residenza.
Ponza: i selfie dopo la violenza
Corrono sui social i selfie di Manuel L., l’aggressore che ha violentato la 16enne a Ponza domenica sera verso le 20. Dopo lo stupro il ragazzo è andato a ballare ed ha avuto la brillante idea di scattarsi qualche selfie. La crudeltà del carnefice non ha limiti: i residenti dell’isola sono infuriati. “Dopo quello che ha fatto ha anche il coraggio di farsi vedere così“, lamentano i residenti dopo che il giovane ha diffuso foto al mare con un’espressione soddisfatta e i cuscini sulla sabbia. In un video successivo, riprende da dietro due ragazze che ballano.
Ponza, la ricostruzione della terribile vicenda
Secondo quanto raccontato dalla giovane vittima, prima ai suoi genitori e poi alle forze dell’ordine, la violenza sarebbe avvenuta mentre questa tentava di buttare l’immondizia. Intorno alle 19, quando il sole non è ancora tramontato, la giovane avrebbe lasciato la sua abitazione per raggiungere i cassonetti e gettare quindi i sacchi della spazzatura. In pochi secondi, però, la minore sarebbe stata afferrata violentemente e trascinata di peso all’interno dell’abitazione vicina alla sua.
Nessun testimone era presente al momento del rapimento e nessuno quindi ha potuto far nulla per salvare la ragazza dalle grinfie del suo aguzzino. All’interno della casa, quindi, si sarebbe consumata la violenza sessuale. Al termine di questa la ragazza sarebbe fuggita e avrebbe raggiunto i suoi genitori, sotto shock ma pronta a denunciare quanto le era appena accaduto. I genitori della minore, quindi, hanno contattato il numero unico di emergenza e in poco tempo una pattuglia dei carabinieri è giunta sul luogo della violenza.
La giovane è stata trasportata al poliambulatorio di Ponza dove è stata soccorsa a seguito della violenza ed è stata poi trasportata in elisoccorso all’ospedale di Latina per proseguire con tutti gli accertamenti medici del caso.
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