Papa Leone XIV riceve JD Vance: conflitti e diritti umanitario tra i temi affrontati

In Vaticano, l’incontro tra il Papa e il numero due della Casa Bianca che successivamente si è intrattenuto a colloquio con l'arcivescovo Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali: "Nelle zone di guerra si rispetti il diritto umanitario e internazionale"

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E’ ufficialmente iniziata l’era di Papa Leone XIV, che ieri ha presieduto la Messa di insediamento che sancisce l’inizio del pontificato. Nella fittissima agenza di Prevost costellata da udienze con figure di spicco da ogni angolo del mondo, si profila anche il Vicepresidente statunitense, JD Vance.

Un incontro di cui si parlava da diversi giorni ma di cui non si aveva alcuna certezza. Si presumeva che il Vaticano potesse diventare teatro del colloquio quando ieri sera il vice di Donald Trump non aveva ancora lasciato Roma. Giunto nella Urbe per prendere parte alla celebrazione della messa, Vance, tra le altre cose, si è recato anche a Palazzo Chigi per partecipare al trilaterale con il Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, su proposta del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Papa Leone XIV, il Vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance
Papa Leone XIV, il Vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance

Mentre, nella Santa Sede, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, con il quale hanno discusso del delicato e spinoso tema della pace in Ucraina. Una pace ricorrente anche nelle varie udienze presiedute in questi primi 10 giorni di Pontificato, riportando in ogni occasione l’esempio di Gaza e dell’Ucraina di cui, Prevost si era detto anche “disposto alla intermediazione“.

Una disponibilità poi chiarita dal Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. “In concreto – aveva chiosato il segretario di Stato – credo significhi mettere a disposizione la Santa Sede per un incontro tra le due parti“, quindi che le due parti, Russia e Ucraina, si incontrino e “perlomeno si parlino“. Il cardinale specificava che “quindi è più che altro una disponibilità di luogo. Noi siamo disponibili. La Santa Sede potrebbe essere un luogo molto indicato con tutte le discrezioni del caso“. Il tentativo quindi sarebbe quello di rendere il Vaticano una zona franca, un luogo in cui discutere di pace e tentare di porre fine ai conflitti.

Il vis à vis Papa Prevost-Vance

L’incontro con Vance suscitava un certo interesse di dominio pubblico in quanto era emerso che Prevost quando era porporato avesse apostrofato qualche uscita del Vicepresidente statunitense via social nei mesi scorsi.

Invece, accompagnato dal Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, che si è aggiunto poi, il Vice del tycoon dopo un sereno confronto con il Santo Padre si è recato in Segreteria di Stato vaticana per incontrare mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.

In base ad una nota diffusa dal Vaticano, i “cordiali” colloqui hanno rinnovato il “compiacimento per le buone relazioni bilaterali e ci si è soffermati sulla collaborazione tra la Chiesa e lo Stato, come pure su alcune questioni di speciale rilevanza per la vita ecclesiale e la libertà religiosa”. Inoltre, si è avuto uno scambio di vedute su temi inerenti all’attualità degli equilibri geopolitici internazionali, auspicando il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale nelle aree sottomesse alla guerra.

Papa Leone XIV, JD Vance e Marco Rubio
Papa Leone XIV, JD Vance e Marco Rubio

Di conseguenza non è stato possibile non far fronte ai difficili negoziati tra le varie parti coinvolte alla ricerca di una soluzione. Vance ha lasciato il Vaticano dopo 45 minuti di colloqui.

Il vicepresidente Vance aveva incontrato privatamente lo scorso 20 aprile a Casa Santa Marta Papa Francesco con il quale aveva scambiato gli auguri nel giorno di Pasqua. Prima ancora aveva avuto un colloquio con il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, nel quale era stato ribadito il comune impegno nel proteggere il diritto alla libertà religiosa, con uno scambio di opinioni anche sulla situazione internazionale

Gli scambi su X tra Papa Leone XIV e Vance

Sul social X, Robert Prevost, dopo un lungo silenzio, era tornato a ritwittare negli ultimi mesi una serie di articoli incentrati sulle scelte della nuova Amministrazione Trump. Lo scorso 3 febbraio il porporato di Chicago aveva rilanciato un articolo del ‘National Catholic Reporter‘ dal significativo titolo “JD Vance si sbaglia: Gesù non ci chiede di fare una classifica nel nostro amore verso gli altri”.

Il riferimento è alle parole pronunciate dal vicepresidente JD Vance in un’intervista a Fox News il 29 gennaio: “Esiste un concetto cristiano secondo cui si ama la propria famiglia, poi si ama il prossimo, poi si ama la propria comunità, poi si ama il proprio concittadino e poi si dà priorità al resto del mondo. Gran parte dell’estrema sinistra ha completamente ribaltato questa idea“.

L’ultima apparizione social su X è del 15 aprile per rilanciare un post polemico sulla “espulsione illegale di un residente statunitense da parte dei federali” con un link a un pezzo del ‘Catholic Standard‘ dedicato al problema dell’immigrazione, intitolato “Questa prova è una Passione“.

Papa Leone XIV e JD Vance hanno avuto il loro primo vis à vis con la stretta di mano e il breve scambio di battute durante il saluto delle delegazioni al temine della Solenne messa. Si tratta anche di una udienza a cui si lavora da giorni come aveva anche confermato lo stesso Pietro Parolin.

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