Al Consiglio Nazionale dei Giovani, Papa Francesco ha sottolineato la sua preoccupazione per ciò che sta accadendo a molti ragazzi che vivono grandi momenti di sofferenza e che spesso si procurano del male o decidono perfino di togliersi la vita. Quello di Papa Francesco è un appello affinché ci sia più attenzione su questi temi e ci si domandi dove si sta sbagliando.
“L’aumento di atti di violenza e di autolesionismo, fino al gesto più estremo di togliersi la vita, sono segni di un disagio preoccupante e complesso”, ha infatti dichiarato Papa Francesco, che ha poi proseguito spiegando che “nel mondo, i suicidi giovanili non si pubblicano tutti, si nascondono. È un cambiamento d’epoca, una metamorfosi non solo culturale ma anche antropologica. Per questo è fondamentale un cammino educativo che coinvolga tutti“.
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Il Santo Padre ha inoltre sottolineato quanta poca informazione esista sul tema. Sì, è vero che a volte, nella cronaca locale, si parla di questi casi, ma spesso non ci si sofferma davvero su ciò che spinge un giovanissimo ad un gesto del genere.
La soluzione proposta dal Papa
Per il Pontefice, quindi, “serve un patto, un’alleanza, tra coloro che desiderano mettere al centro la persona e, allo stesso tempo, sono disposti a investire nuove energie per la formazione di chi sarà al servizio della comunità”.
Secondo Bergoglio ciò parte ancor prima, ovvero dalla poca cura che si ha nei confronti dei bambini e poi anche degli anziani. “Oggi, nella nostra cultura, i bambini si lasciano crescere da soli, senza tenerezza, e i vecchi si mandano alle case di riposo, perché muoiano lì… Dobbiamo cambiare: giocare con i bambini e accarezzare i vecchi. E questo farà che la vostra gioventù sia feconda. Non dimenticate questo: bambini e vecchi”. Dunque, se il bambino viene seguito sin da quando è piccolissimo, secondo il Santo Padre, si potrebbero evitare tragedie del genere, e per questo non si deve permettere che “crescano da soli”.
L’importanza di continuare a sognare
Un altro punto su cui si è soffermato il Pontefice è l’importanza di sognare, continuare ad avere degli obiettivi. Bergoglio ha sottolineato, infatti, che sono proprio i sogni ad alimentare la crescita di una persona, di un ragazzo, e a dargli lo sprono a non buttarsi giù, ma, anzi, a lottare per ciò che vuole.
“Per favore, non perdere la capacità di sognare: quando un giovane perde questa capacità non dico che diventa vecchio, no, perché i vecchi sognano. Diventa un ‘pensionato della vita’. È molto brutto”. Ha poi incitato i più giovani: “Per favore, giovani, non siate ‘pensionati della vita’, e non lasciatevi rubare la speranza! Mai! La speranza non delude mai”.
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