Il famoso neuropsichiatra palermitano Marcello Grasso è stato accusato di violenza sessuale verso tre delle sue pazienti. Per l’uomo, che è il fratello dell’ex presidente del Senato Pietro Grasso, sono stati chiesti 12 anni e 6 mesi di prigione.
Palermo, i fatti
Era stato arrestato già a marzo 2021, dopo che tre delle sue pazienti lo avevano denunciato per abusi sessuali costituendosi parte civile, assistite dall’avvocato Monica Genovese. Le violenze si sarebbero consumate nello stesso studio del medico a Palermo, in via Pasquale Calvi. Due delle vittime erano studentesse universitarie che il medico seguiva già da tempo. Entrambe avevano problemi legati all’ansia e all’accettare il proprio corpo. Il dottore avrebbe proposto alle ragazze un percorso sensoriale come cura, che sarebbe poi sfociato in palpeggiamenti.
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Oggi la pm Giorgia Righi chiede una condanna di 12 anni e mezzo. Il processo è rimandato all’11 settembre quando verranno sentite le arringhe della difesa sia della parte civile che dell’imputato. Il medico, che oggi ha 71 anni, è difeso da Vincenzo Lo Re e Fabrizio Biondo. L’imputato ha sempre dichiarato la sua innocenza dicendo che quella che aveva messo in atto era soltanto una tecnica di cura appresa dall’ambito teatrale. Il dottore all’epoca era finito a processo col giudizio immediato.
Le tecniche teatrali a cui si riferisce il medico, sarebbero degli strumenti presumibilmente terapeutici presi dalla danza e dal burlesque, facendo vestire le pazienti con vestiti a tema, ma invitandole anche a spogliarsi e a farsi fotografare. Il dottor Grasso dice che i percorsi curativi venivano concordati con le pazienti prima di essere messi in atto.
Le vittime hanno confessato che il dottore le avrebbe incitate a ballare solo con gli slip addosso e le avrebbe fotografate con vestitini particolari, come quelli del burlesque, ritrovati dalle autorità nello studio del dottore. Alcune intercettazioni hanno rivelato che il medico avrebbe voluto organizzare degli incontri sessuali, mostrando le foto delle sue pazienti a alcuni suoi contatti: “Ti faccio conoscere questa, è rifatta ma ha l’aria da porca. Questa ha 25 anni, una terza e ho già consumato…”
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