Padova, 47enne morto dopo intervento per ascesso in gola: familiari denunciano l’ospedale

Al Gazzettino il racconto straziante della sorella di Stefano D'Ambrosca, un 47enne morto pochi giorni fa a causa di un'emorragia post operazione, in provincia di Padova. La donna chiede che si faccia chiarezza su quanto accaduto

Redazione
4 Min di lettura

In provincia di Padova pochi giorni fa è accaduto un evento drammatico: il camionista Stefano D’Abrosca di 47 anni è deceduto dopo aver subito un intervento chirurgico all’ospedale di Cittadella, per rimuovere un ascesso alla gola.

I medici gli avevano consigliato di operarsi con urgenza a causa di possibili complicazioni. Purtroppo però, dopo essere stato dimesso, è deceduto a causa di un’emorragia. I familiari hanno proceduto a denunciare l’istituto sanitario e sono in attesa dell’autopsia. La sorella, che solo due anni fa ha perso un altro fratello a causa di un infarto, racconta la storia di Stefano al Gazzettino straziata dal dolore e chiede che si faccia chiarezza su quanto accaduto.

Padova, morto 47enne per emorragia post operazione
Padova, morto 47enne per emorragia post operazione

Padova, il racconto della sorella

La sorella Susanna ha raccontato: “Qualcosa è andato storto ma si poteva salvare, mi è stato portato via e non riesco a darmi pace”. La donna ha fatto sapere che il fratello non aveva patologie pregresse, e siccome faceva il camionista, doveva sottoporsi a visite ricorrenti.

Tutto era partito quando l’uomo si era recato in ospedale all’inizio di agosto dopo che gli era venuta la febbre alta per tre giorni e gli si era gonfiata l’area sotto il mento. I medici gli avevano quindi diagnosticato un ascesso retro tonsillare pieno di pus da operare con urgenza, perché a causa della presenza di un batterio raro, l’infezione rischiava di compromettere le vie respiratorie. L’intervento è avvenuto il 5 agosto e una volta terminato, il 47enne era stato intubato e spostato in terapia intensiva.

La sorella confessa: “Mi sono preoccupata tantissimo, volevo anche fermarmi le notti ma dall’ospedale mi hanno rassicurato, dicendo che lo avrebbero presto stubato e dimesso. L’8 agosto sono andata a trovare Stefano con suo figlio, che ha 18 anni, e l’ho visto bene, era contento di essere stato operato prima che l’infezione si diffondesse. Il 10 agosto è stato dimesso ed è tornato a casa da solo senza avvisarmi perché non voleva farmi preoccupare, dato che anche io in quei giorni avevo avuto qualche problema di salute”.

L’uomo, uscito dall’ospedale, si è recato a casa della compagna Martina a Eraclea per la convalescenza. Ma pochi giorni dopo, a Ferragosto, il 47enne è svenuto a terra, perdendo sangue dal naso. Purtroppo è deceduto per l’emorragia prima dell’arrivo dei soccorsi.

La sorella ha raccontato: “Il mio timore è che sia stato dimesso troppo presto o che qualcosa sia stato sottovalutato. Stefano l’ho cresciuto da sola, ha perso il papà che aveva solo 5 anni e due anni fa avevamo perso un altro fratello. Dopo la separazione dalla moglie avevo insistito che venisse a vivere a Marghera, vicino a dove sto io, perché abbiamo sempre vissuto in simbiosi, per me Stefano era un libro aperto. Abbiamo fatto denuncia ai carabinieri di Cittadella e siamo in attesa della data dell’autopsia”.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo