La prima ordinanza di abbattimento è stata sospesa dal Tar di Trento in seguito al ricorso delle associazioni animaliste che ora annunciano nuovamente battaglia
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, non si ferma. Di fatto, ha firmato una nuova ordinanza di abbattimento per l’orsa Jj4, catturata dai forestali e rinchiusa nel recinto del Casteller a Trento dopo aver aggredito e ucciso Andrea Papi, 26 anni, nei boschi di Caldes, in valle di Sole.
Il Tar di Trento e Lav
La prima ordinanza di abbattimento è stata sospesa dal Tar di Trento in seguito al ricorso delle associazioni animaliste che ora annunciano nuovamente battaglia al Tribunale amministrativo contro il provvedimento approvato ieri sera.
La Lav presenterà poi a Procura e carabinieri una diffida all’ Azienda provinciale per i servizi sanitari – incaricata dell’abbattimento, anche se l’Ordine dei veterinari ha rilevato che “lo stato di salute dell’esemplare Jj4 non giustifica l’intervento eutanasico di urgenza” – contro l’esecuzione dell’animale. Per l’associazione si configurerebbe il reato “per mandanti ed esecutori, di uccisione senza necessità di un animale”.
Le impressioni del ministro Pichetto
La soppressione dell’orsa Jj4, si legge nel decreto firmato da Fugatti, sarà “sospesa fino all’11 maggio 2023. Nell’attesa il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica auspica una conclusione diversa da quella della soppressione dell’animale, tentando il trasferimento. La Provincia, però – si legge ancora nel decreto – “non dispone di una concreta alternativa” all’abbattimento, “considerato che le comunicazioni di disponibilità provenienti da soggetti esterni alla provincia, ad accogliere Ji4 in diverse strutture nazionali ed estere.