Ono San Pietro, morti bianche: operaio 44enne muore schiacciato tra bancali

Sembrerebbe che il 44enne sia stato schiacciato tra due bancali mentre si trovava in un'aera automatizzata nel magazzino. Si indaga per comprendere se il macchinario fosse guasto

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Un operaio di 44 anni, dipendente della Comin Parfum, è deceduto questa mattina durante il suo turno di lavoro nell’azienda che produce cosmetici a Ono San Pietro, in provincia di Brescia. L’incidente fatale si è verificato questa mattina, poco prima delle 7, mentre l’operaio si trovava da solo nel magazzino dell’azienda.

All’arrivo dei soccorritori, intervenuti tempestivamente con un’ambulanza e un automedica, l’uomo era già deceduto e non è stato possibile fare altro che constatarne il decesso. Inizialmente, si pensava che l’uomo fosse stato schiacciato contro il muro da un macchinario creato per spostare i bancali.

In realtà, secondo una ricostruzione degli eventi, sembrerebbe che il 44enne sia stato schiacciato tra due bancali mentre si trovava in un’aera automatizzata nel magazzino. Si presume che la vittima non sia riuscita a spostarsi mentre i bancali erano in movimento, non riuscendo quindi a mettersi in salvo.

Sono in corso i rilievi delle forze dell’ordine, a cui spetterà il compito di comprendere se il macchinario in funzione al momento dell’incidente fosse guasto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Breno, i vigili del fuoco di Brescia e i tecnici di Ats Montagna. L’area in cui si è verificata la tragedia è stata posta sotto sequestro.

Non solo Ono San Pietro, continua la strage delle morti bianche nel 2025

Le morti sul lavoro continuano a rivelarsi una morsa impetuosa sul nostro Paese. Se nel 2024 sono state 1055 le persone morte nei luoghi di lavoro, 1482 se si contano i decessi in itinere, il 2025 sembra non promettere grandi cambiamenti. Nel mese di gennaio 2025 sono stati infatti 85 i decessi registrati durante i turni di lavoro, mentre il numero sale a 110 se si contano gli operai e i lavoratori deceduti in itinere.

Un numero inquietante se si considera, superando il cinismo delle sole percentuali, le migliaia di vite spezzate che ogni anno vengono stroncate da brutali incidenti sul posto di lavoro. Migliaia di vite interrotte, che non potranno fare ritorno a casa dai loro cari, a causa di fatalità che si rivelano sempre più frequenti.

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