Sono ormai iniziate le tanto attese Olimpiadi 2024 che quest’anno si svolgeranno a Parigi. Il 26 luglio scorso, c’è stata l’ufficiale cerimonia di apertura avvenuta nella Senna e a distanza di pochi giorni dall’inizio le polemiche non sono mancate. Sono stati molti i temi che hanno avuto un effetto divisivo e che hanno contribuito a sollevare polemiche. In particolare, ad essere stati messi sotto accusa sono stati i giudici che hanno arbitrato le competizioni di judo. Si ipotizza infatti che l’Italia sia stata penalizzata e non per la prima volta.
Oltre ad Errani nella scherma, a Cavallaro e Mouhiidine nel boxe e a Giuffrida nel judo, questa volta è capitato a Manuel Lombardo che avrebbe subito un’ingiusta sconfitta. Mentre affrontava l’avversario del Kossovo Gjakova, durante il Golden score, è stato ammonito con il terzo shido, ovvero un richiamo che l’ha squalificato e fatto finire ai ripescaggi, facendo storcere il naso anche al pubblico francese.
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La risposta della IJF
L’Italia ha mosso una polemica, mettendo in dubbio il lavoro svolto dagli arbitri. La risposta della Federazione Internazionale di judo, IJF, in una lunga nota, afferma che l’arbitraggio è stato imparziale e corretto, in linea con le norme della IJF messe in atto in ogni singola competizione di queste Olimpiadi. Inoltre, l’IJF ha ribadito che gli arbitri scelti per questo evento si confermano i migliori al mondo.
Contrariamente a quanto detto alla stampa da parte dei membri della Federazione Italiana, per di più, è stato ribadito che le regole vengono osservate e seguite così come è stato fatto questa volta. Inoltre la scelta degli arbitri, al fine di garantire la massima imparzialità, avviene secondo un software di competizione IJF attraverso cui avviene una selezione che risulta essere completamente casuale, in linea con l’Articolo 1 delle Regole Sportive Organizzative Sor.
L’assegnazione
Gli arbitri migliori alla fine della competizione ricevono un punteggio che li posiziona ad un livello della classifica degli arbitri IJF. L’assegnazione è del tutto causale e non manipolabile. La stessa professionalità è richiesta per i supervisori dei giudici e nei membri della Commissione Arbitrale IJF supportati da un sistema di revisione video moderno accessibile al pubblico ogni volta che un giudice emetta la revisione ufficiale. Questo per garantire che il vincitore sia quello giusto. Nonostante sia insindacabile la scelta del giudice attraverso il software, forse è anche il lato umano del giudice e le scelte che fanno la differenza.
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