Le forze dell’ordine sono intervenute a Oggiono, in provincia di Lecco, a causa di un operaio che si era arrampicato fino alla sommità di una gru edile, a quaranta metri di altezza, per protesta. L’uomo avrebbe sostenuto di aver svolto dei lavori che non avevano ricevuto pagamento e di essere stato informato che il suo contratto di lavoro non sarebbe stato rinnovato per il futuro. A seguito della notizia, dunque, avrebbe deciso di scalare il mezzo di un cantiere edile, per poi minacciare di buttarsi nel vuoto.
L’evento, secondo quanto si apprende, si è concluso nel migliore dei modi. L’uomo sarebbe sceso in autonomia dalla gru, evitando quindi di compiere gesti estremi. L’operaio è incolume e, come riportano le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un 28enne di origini egiziane che lavora in un cantiere edile della zona. Sembrerebbe che abbia deciso di salire sulla gru proprio per attirare l’attenzione a scopo dimostrativo, chiedendo quindi che gli stipendi arretrati venissero a lui corrisposti.
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Oggiono, la ricostruzione dell’evento
Sembrerebbe che l’emergenza sia scattata intorno alle 10 del mattino di oggi. Una chiamata al 112 ha infatti denunciato la presenza di un ragazzo che si era arrampicato in cima ad una gru di un cantiere edile di Oggiono e del pericolo che questo potesse cadere nel vuoto.
La macchina dei soccorsi si è quindi immediatamente messa in modo e sul posto sono giunti in pochi minuti i vigili del fuoco con sei mezzi, compresa un’autoscala, una Jeep, un’autopompa serbatoio e i Saf. Insieme ad essi sono giunti anche i carabinieri e il personale dell’Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza), con i volontari di Lariosoccorso di Erba.
L’intervento si sarebbe concluso circa due ore dopo, a mezzogiorno, dopo che il 28enne è sceso dalla gru senza conseguenze. Le forze dell’ordine hanno fatto sapere, come riporta Ansa, che verranno eseguiti degli accertamenti per comprendere esattamente quale sia la situazione lavorativa dell’uomo.
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