Una nuova vicenda di abusi su minori, che stavolta ha visto protagoniste tre amiche, tutte di 14 anni, originarie di Novara e ospiti di una comunità di Milano.
Le minorenni avevano conosciuto, secondo dinamiche non ancora rivelate, due uomini algerini di circa 30 anni e si erano fatte convincere ad incontrarli a Novara. Ma proprio una volta arrivate lì ha avuto inizio il loro incubo. Tre ragazzine che, provenienti da situazioni di disagio, si sono fidate di due sconosciuti trasformatisi in poco tempo in aguzzini senza pietà.
Le violenze sono avvenute il 6 novembre scorso, ma solo oggi le indagini sono state rese pubbliche, a seguito dell’arresto dei due colpevoli durante il loro tentativo di fuga dall’Italia.
Novara, le violenze in una casa occupata
Le tre amiche avevano deciso di fuggire dalla comunità per minori di Milano in cui erano ospitate per arrivare a Novara, dove ad aspettarle c’erano i loro nuovi “amici“, conosciuti solo il giorno prima. Non è ancora chiaro il motivo per cui le minori si siano immediatamente fidate dei due uomini, tanto da accettare il loro invito a raggiungerli a Novara e in seguito seguirli all’interno di un’abitazione.
Si trattava di una casa occupata abusivamente nel centro di Novara, dove le tre giovani sono state sequestrate, costrette a fumare Hashish e in seguito violentate. Gli abusi sessuali hanno riguardato solo due delle tre ragazze coinvolte.
Subito dopo la fine delle violenze le tre quattordicenni sono riuscite a fuggire ed a raggiungere le forze dell’ordine per chiedere aiuto. Immediati il trasporto in ospedale per le cure e i rilievi del caso e l’inizio delle ricerche dei due violentatori. Proprio grazie alla tempestiva denuncia delle giovani è stato possibile in poco tempo risalire all’identità dei due violentatori.
Grazie alle testimonianze delle vittime, inoltre, è stato possibile per i carabinieri di Novara individuare la casa occupata dove si erano svolte le violenze e in seguito risalire all’identità dei due stupratori.
L’arresto dei due colpevoli
Entrambi gli uomini erano giunti in Italia illegalmente e non erano in possesso del permesso di soggiorno. Dopo la scoperta dell’abitazione di Novara in cui erano state sequestrate le ragazzine, è stato possibile individuarli a Milano, senza riuscire però a fermarli.
Dopo circa tre giorni di ricerche su tutto il territorio italiano, i due algerini sono stati individuati a Roma, all’interno dell’Aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino, dove erano pronti a prendere un volo per lasciare l’Italia.
Una decisione presa probabilmente dopo essersi accorti di essere seguiti dalle forze dell’ordine. I carabinieri di Novara coadiuvati dalla polizia di frontiera hanno proceduto all’arresto e al successivo trasporto dei due colpevoli nel carcere di Civitavecchia.
Ora dovranno rispondere delle accuse di adescamento di minori e violenza sessuale.