Il barchino di sette metri era partito sabato 22 aprile da Sfax in Tunisia
Un barchino di 7 metri è affondato in area Sar italiana. Un peschereccio, durante la notte, ha salvato 34 migranti e recuperato il cadavere di un uomo. I dispersi sono almeno 20 persone.
Il naufragio
Il gruppo di sopravvissuti e la salma sono stati trasbordato sulla motovedetta Cp319 della Guardia costiera che ha portato tutti a Lampedusa. Sono in corso ricerche di eventuali dispersi, nell’area Sar italiana dove si è verificato il naufragio, da Capitaneria di porto e Guardia di finanza. I sopravvissuti sono 26 uomini, 8 donne e 6 minori.
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La barca era partita alle 21 di sabato da Sfax in Tunisia, portava con sé migranti originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Isole Comore e Sudan hanno raccontato d’aver pagato da 500 a 600 euro per il viaggio e che sul barchino in metallo di sette metri c’erano dieci taniche di carburante da venti litri ciascuna.
I dispersi
Sarebbero circa 20 i migranti che mancano all’appello dopo il naufragio in acque Sar italiane. A riferirlo, subito dopo il trasbordo sulla motovedetta Cp319 della Guardia costiera, sono stati i 34 sopravvissuti, che
verranno sentiti anche dalla Squadra mobile nell’hotspot di Lampedusa. Si attendono ulteriori aggiornamenti.
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