Alle 13:32 l’Ingv ha registrato una nuova scossa di terremoto ai Campi Flegrei, con una magnitudo di 3.9 e un epicentro ad una profondità di 2,5 chilometri. La scossa è stata avvertita in tutta la zona flegrea, nei quartieri della zona occidentale di Napoli e persino nel Giuglianese. Dallo scorso giovedì, la zona ha continuato a registrare scosse piuttosto forti, che stanno allarmando la popolazione e anche le autorità.
Il nuovo sciame sismico ha avuto inizio all’1:25 del 13 marzo, con un sisma di magnitudo 4.4, che ha sconvolto la popolazione e provocato purtroppo anche diversi danni. Il giorno successivo, alle 19:44, un nuovo terremoto è tornato a terrorizzare i residenti, stavolta con una potenza lievemente inferiore. La scossa è stata infatti registrata ad una profondità di 3 chilometri e con una magnitudo di 3.5.
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La popolazione campana sembra non avere pace. Il fenomeno del bradisismo continua a intimorire i residenti, che vivono nella preoccupazione di poter perdere le loro abitazioni da un momento all’altro. La scossa di ieri è stata avvertita fino ai quartieri occidentali di Napoli. Dall’inizio dello sciame sismico sono state sgomberate circa 100 persone, tra cui tutti i residenti di un palazzo a Bagnoli, quartiere di Napoli.
La conferma degli sgomberi è giunta dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari, che ha sottolineato come siano già state promosse iniziative di assistenza e accoglienza da parte di tutti gli enti coinvolti. “Diverse persone hanno già trovato autonoma sistemazione e questo significa che c’è un tessuto di solidarietà“, ha spiegato, aggiungendo che al momento proseguono le attività di controllo degli edifici da parte dei vigili del fuoco.
“Il governo è ovviamente attento e vigile attraverso la Protezione civile“, ha spiegato la sottosegretaria dell’Interno, Wanda Ferro, che ha riconosciuto il lavoro piuttosto gravoso che c’è da svolgere, sottolineando però l’impegno dello Stato a “mettere in campo uomini e strumentazioni per la messa in sicurezza“.
Un terremoto anche a Foggia
Oggi a tremare, però, non è stata solo Napoli. Intorno alle 20:37 è stata registrata una scossa anche in provincia di Foggia, di magnitudo tra 4.4. e 4.9, secondo le prime stime provvisorie.
Il terremoto è stato avvertito anche in Basilicata, in Molise e in Abruzzo. L’epicentro è la costa garganica e la profondità è di circa un chilometro. “Stiamo monitorando la situazione. Finora non ci sono segnalazioni di eventi critici ma stiamo in allerta“, ha dichiarato all’Ansa il capo della Protezione civile della Puglia, Barbara Valenzano.
Security cameras capture the moment of an earthquake in Italy.
— RenderNature (@RenderNature) March 13, 2025
The Magnitude 4.4 earthquake struck the epicenter (2 km) of Bagnoli, Napoli, in the Campania region, on Thursday, March 13, 2025, at approximately 1.25 AM. (📹: Fabrizio Masiello)#Terremoto pic.twitter.com/6foPfH4yWM
Napoli, la scossa di magnitudo 4.4
Al momento non si registrano vittime o danni gravi a edifici o cose. Eppure, questa notte il sisma ha creato qualche danno. I calcinacci dei tetti delle abitazioni sono caduti in strada e sulle auto presenti, mentre a Bagnoli, in provincia di Napoli, una donna è stata estratta viva dai detriti causati dal crollo del controsoffitto della sua abitazione. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha confermato la presenza di 11 persone in ospedale, per la maggior parte colpiti da panico. “La situazione è sotto controllo“, ha chiarito il primo cittadino, ricordando che le scosse di questa notte rientrano nel processo naturale legato al bradisismo.
Al momento risultano sfollate 10 famiglie, con annessi bambini, di cui uno di soli 20 giorni. Si tratta dei residenti di una palazzina di quattro piani, i cui appartamenti presentano visibili crepe. La richiesta di un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco è partita subito dopo la scossa ed è stato effettuato nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 18.
Manfredi ha però chiarito che al momento non si può escludere che “nei prossimi giorni o nelle prossime ore possano esserci altre scosse di questa entità“. In ogni caso, continuano i monitoraggi della situazione, così da garantire la completa assistenza alla popolazione. In riferimento alle condizioni dell’ex base Nato in cui si sono riversati alcuni cittadini per passare la notte, il sindaco ha chiarito che in circa un’ora sono stati montati dei gazebo e sono giunte le forze dell’ordine.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha monitorato l’evolversi della situazione a seguito della prima scossa avvenuta questa notte e si tiene in contatto con il sottosegretario Mantovano, con il il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano.
Napoli, i motivi del terremoto
Sembrerebbe, come riporta all’Ansa Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che il terremoto di questa notte sia legato al ritmo più rapido con cui il suolo si sta sollevando nella zona dei Campi Flegrei.
Di conseguenza “quanto è avvenuto la notte scorsa non è inaspettato, anche se non è possibile stabilire quando arriverà un terremoto né quale intensità avrà“. Sembrerebbe, però, che sia in corso una ulteriore intensificazione della crisi bradisismica che è in corso dal 2023.
Napoli, tensioni tra cittadini e autorità alla base Nato di Bagnoli
Migliaia di persone hanno preso i propri effetti personali e si sono riversate in strada, consapevoli del pericolo vissuto poco prima e soprattutto intimoriti dalla possibilità che in tempi brevi potesse verificarsi una nuova scossa di entità maggiore. Il territorio dei Campi Flegrei e in generale della provincia napoletana convive da secoli con il vulcano sotterraneo che, ciclicamente crea momenti di tensione. La costante consapevolezza di poter perdere tutto a causa di una scossa eccessivamente forte ha indotto la popolazione a chiedere certezze alle autorità e soprattutto a chiedere sostegni per superare questa situazione.
Nella notte, la popolazione ha raggiunto l’area dell’ex base Nato di Bagnoli, predisposta ad ospitare la popolazione in queste situazioni. I cancelli chiusi e il tentativo delle autorità di spiegare che nella notte non era possibile accedere a quegli spazi non hanno comunque convinto la popolazione, che è riuscita a forzare i cancelli per poter trascorrere la notte in auto nelle aree aperte dell’ex base Nato. Le tensioni con le forze dell’ordine presenti non si sono trasformati in veri e propri scontri fisici, ma solamente in un acceso scambio di opinioni.
Napoli, cosa sappiamo del sisma
Il terremoto di questa notte ha avuto un epicentro a due chilometri di profondità, in mare, a pochi metri dalla riva di via Napoli, a Pozzuoli. Eppure, le conseguenze maggiori sono state riscontrate nel quartiere di Bagnoli, a Napoli. I vigili del fuoco sono intervenuti per soccorrere diverse persone rimaste intrappolate nelle loro case perché a seguito del terremoto le porte delle abitazioni si sono bloccate.
Al sisma principale verificatosi all’1:25 hanno fatto seguito altre 6 scosse, di cui la più forte di magnitudo 1.6 all’1:40 e l’ultima alle 3.26 di magnitudo 1.1. La prima scossa è stata di entità uguale a quella verificatasi il 20 maggio 2024, registrata come la più forte avvenuta negli ultimi 40 anni. Stavolta, però, a preoccupare è il fatto che il sisma sia stato caratterizzato da “accelerazione serie, mai registrate prima, a conferma della sua violenza“, come sottolineato dal sindaco di Pozzuoli.
Oggi si stanno svolgendo quindi tutti i controlli del caso per comprendere se la scossa di questa notte possa aver provocato danni gravi agli edifici di Napoli e provincia. Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha mobilitato dieci squadre di vigili del fuoco, che esamineranno innanzitutto le scuole. Queste, per la giornata di oggi, rimarranno comunque chiuse.
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