Ieri mattina è stato trovato morto uno studente americano di 21 anni in un hotel in Vaticano, in via Aurelia 208. Sul caso indagano la polizia di Stato, gli agenti del distretto Aurelio e dell’ispettorato del Vaticano, coadiuvati dalla gendarmeria vaticana. È da chiarire se sia stato un suicidio o un omicidio.
Vaticano, i fatti
Il giovane è stato trovato impiccato nel bagno dell’hotel da un educatore che lo stava cercando perché erano ore che non dava più sue notizie. Arrivato davanti la stanza dello studente, ha bussato alla porta senza ricevere risposta. Così l’insegnante si è fatto aprire da un dipendente dell’hotel. La stanza era in ordine e la porta del bagno era chiusa da dentro. Aperta la porta, l’insegnante ha scoperto la tragedia.
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I soccorsi arrivati subito sul posto hanno solo potuto constatarne la morte. Lo studente era arrivato a Roma mercoledì 26 giugno insieme ad altri ragazzi americani per frequentare un corso universitario. La vittima divideva la stanza con altri due giovani, coi quali, secondo le testimonianze, avrebbe litigato. Secondo il racconto di altri studenti, il ragazzo trovato morto avrebbe tentato avances sessuali con almeno uno dei due ragazzi con cui condivideva la stanza. Così i due avrebbero passato la prima notte in un’altra stanza e sarebbero rientrati nella camera del ragazzo solo per cambiarsi. Secondo il loro racconto la vittima dormiva nel suo letto.
Giovedì mattina, però, non avendo notizie da parte del ragazzo, l’educatore è andato a cercarlo, trovandolo morto nel bagno della sua camera intorno alle 11.30 del mattino. Al momento nessuna ipotesi è stata esclusa. Si pensa a un suicidio o a un omicidio. Gli studenti verranno ascoltati di nuovo. Le immagini delle telecamere di sorveglianza potrebbero rivelarsi utili per fare luce sulla vicenda, così come i rilievi della polizia scientifica nella camera della vittima e l’autopsia.
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