Indagati quattro vigili per lesioni aggravate dall’abuso della funzione pubblica. Fratelli d’Italia: “Piena solidarietà”. Cucci presenta un’interrogazione parlamentare
Una persona molesta e con problemi psichici vicino a una scuola che, dopo essere fuggita, viene bloccata da quattro agenti della Polizia locale che per immobilizzarla e ammanettarla la colpiscono a manganellate, con dei calci e usano anche dello spray al peperoncino. È la scena, che rimanda a certe immagini dagli Stati Uniti, quella che si vede in un video choc, diventato virale, girato da alcuni studenti dell’Università Bocconi a Milano.
Immagini rimbalzate in pochi secondi sul web che hanno sollevato una pioggia di polemiche, uno scontro politico e l’indignazione sui social, e che mostrano un fatto che, per il sindaco di Milano Giuseppe Sala, è “veramente grave” e ingiustificabile, in quanto dal filmato la persona “pare inerme”. E ora la magistratura vuole fare luce. Il procuratore Marcello Viola e l’aggiunto Tiziana Siciliano, in base alla relazione del comando di piazza Beccaria, hanno aperto un’indagine per lesioni aggravate dall’abuso della funzione pubblica e, dopo la loro identificazione formale, iscriveranno gli agenti.
La prima ricostruzione dei fatti
Secondo una prima ricostruzione, la mattina di mercoledì attorno alle 8 nei pressi della scuola di via Giacosa, all’interno del parco Trotter, una donna trans visibilmente alterata avrebbe cominciato ad urlare di avere l’Aids. Non è chiaro, invece, se si sia scoperta le parti intime, mentre risulta che nessun bambino era presente in quel momento.
Da lì parte una segnalazione per schiamazzi e intervengono, oltre a un’ambulanza, i vigili urbani che la caricano in macchina per portarla all’ufficio centrale arresti e fermi per l’identificazione. Durante il tragitto – stando alla versione dei vigili – dice di non sentirsi bene ma quando l’auto accosta e gli agenti aprono la portiera, la 41enne scappa. Quando viene raggiunta in via Sarfatti, più di uno studente dalla finestra della biblioteca dell’Università Bocconi con il cellulare riprende la scena. I ragazzi hanno già messo alcuni video a disposizione degli inquirenti ed è già stato disposto il sequestro dei manganelli e dello spray. La 41enne, invece, alla fine è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale al pm di turno Maurizio Ascione ed è ritornata libera. Presto verrà sentita dall’aggiunto Siciliano.
Secondo la versione di Daniele Vincini, esponente del sindacato Sulp, la 41enne, per uscire dall’auto della Polizia locale ha dato un calcio a un agente, “che ha una prognosi di 15 giorni”, ed è poi fuggita a piedi fino al luogo dove è stata fermata. “Gli agenti – sottolinea Vincini – sono stati costretti a usare il distanziatore e lo spray per portarla via.
Sono pluridecorati e noi siamo al loro fianco, anche con i nostri avvocati se sarà necessario”. “È una vergogna – prosegue – sono stati condannati prima ancora di sapere quel che è successo”.
L’indignazione social
La vicenda, oltre a dividere la politica e a sollevare polemiche, ha infiammato i social. Tanta l’indignazione: c’è chi parlato di “comportamento sproporzionato” dei vigili milanesi e di “scempio aberrante”, chi ha scritto “spero che vengano denunciati” e chi li ha accusati di “odio transfobico”. Come Vladimir Luxuria che ha postato: ” È talmente rabbioso il pestaggio a una persona trans inerme a Milano che non riesco a rivedere quel video senza rabbrividire. Quegli omuncoli non meritano la divisa che portano”. Alla condanna del Pd fa da contraltare, invece, la “piena solidarietà” di Fratelli d’Italia nei confronti dei vigili. Mentre la senatrice Ilaria Cucchi ha spiegato che “occorre fare piena luce e accertare le responsabilità su quanto accaduto” e che presenterà “una interrogazione”.