Milano, chiesti i domiciliari per gli architetti Boeri e Zucchi: indagati per turbativa d’asta nel caso Beic

Secondo quanto si apprende, l'inchiesta si concentrerebbe sul possibile conflitto di interessi presente tra Boeri e Zucchi e la realizzazione della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. Nello specifico, i due architetti avrebbe fatto parte della commissione per l'aggiudicazione della gara e non avrebbero dichiarato il potenziale conflitto di interessi

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L’indagine per turbativa d’asta, che vede protagonisti gli architetti di fama mondiale Stefano Boeri e Cino Zucchi, è giunta ad un punto di svolta. La Procura di Milano ha infatti richiesto gli arresti domiciliari per i due archistar, in relazione al caso che vede protagonista la realizzazione della nuova Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, che dovrebbe essere realizzata nella zona di Porta Vittoria nel 2026.

Nell’inchiesta portata avanti dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, coordinata dall’aggiunta Tiziana Siciliano e dai pm Paolo Filippini, Mauro Clerici e Giancarla Serafini, sembrerebbe che gli inquirenti abbiano contestato ai due architetti le esigenze cautelare e che quindi il giudice abbiano deciso di fissare gli interrogatori per comprendere se queste sussistano o meno. La richiesta riguarda anche una terza persona, ovvero l’architetto Pier Paolo Tamburelli, perquisito oggi.

Ora, spetterà al gip Luigi Iannelli valutare le richieste dei domiciliari a seguito degli interrogatori preventivi, che sono stati fissati per il prossimo 4 febbraio. Nel corso dell’incontro con il giudice per le indagini preliminari, gli indagati avranno la possibilità di chiarire le loro posizioni. Nella stessa inchiesta sono state poi chieste misure interdittive per i ricercatori Angelo Lunati e Giancarlo Floridi, che lavoravano all’epoca dei fatti nello stesso dipartimento universitario con Boeri e Zucchi. Indagata anche Manuela Fantini, che avrebbe avuto rapporti di “collaborazione professionale” con Boeri.

Milano, quali sono le accuse contro i due architetti

Secondo quanto si apprende, l’inchiesta si concentrerebbe sul possibile conflitto di interessi presente tra Boeri e Zucchi. I due, secondo quanto scritto dai pm, avrebbero condiviso “il medesimo ambiente di lavoro” e presenterebbero una “coincidenza di interesse scientifico e accademico“.

Nello specifico, i due architetti avrebbe fatto parte della commissione per l’aggiudicazione della gara e i loro partner professionali, ovvero gli indagati Angelo Lunati, Giancarlo Floridi e Manuela Fantini, sarebbero stati membri della cordata che nel 2022 ha vinto l’appalto per le Biec. I due, secondo l’accusa, non avrebbero comunicato il possibile conflitto di interessi creato dalle loro posizioni.

Inoltre, Boeri e Zucchi sarebbero indagati anche per presunte false dichiarazioni riguardanti l’identità o le qualità personali proprie e di altri“. La richiesta degli arresti domiciliari, però, farebbe riferimento a nuovi elementi a loro carico scoperti a seguito delle perquisizioni e delle acquisizioni di documenti operate nel 2023.

Chi sono Boeri e Zucchi?

I due indagati sono nomi estremamente conosciuti nel settore architettonico italiano. Stefano Boeri è infatti professore ordinario di Urbanistica all’Università IUAV di Venezia e professore ordinario di Progettazione Urbanistica al Politecnico di Milano, oltre ad essere visiting professor di numerose università, tra cui il Barlage Institute di Rotterdam, il Politecnico di Losanna e lo Stelka Institute di Mosca. Tra le sue opere più famose c’è il Bosco Verticale di Milano, che ha ottenuto in pochi anni la fama e il riconoscimento mondiali.

Cino Zucchi è un architetto che ha realizzato negli anni numerosi progetti che lo hanno portato a scalare le vette del mondo dell’architettura. Tra edifici pubblici e residenziali, uffici, recuperi di aree industriale e storiche, il nome di Zucchi è divenuto tra i più grandi in Italia e nel mondo. Tra i suoi lavori più conosciuti si contano l’area di Keski Pasila a Helsinki, gli uffici per l’ex Alfa Romeo a Milano, il nuovo centro direzionale Lavazza e la ristrutturazione del Museo Nazionale dell’Automobile a Torino.

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