A quasi 12 ore di distanza dal tragico accoltellamento che si è verificato questa mattina in piazza Gae Aulenti, a Milano, un sospettato è stato fermato dalle forze dell’ordine. Sembrerebbe che l’uomo corrisponda alle fattezze dell’aggressore, ripreso dalle videocamere di sorveglianza della zona. L’individuo era a volto scoperto: sembrerebbe che si tratti di un 50enne con i capelli corti e bianchi. Nel video aveva uno zainetto sulle spalle, un sacchetto giallo fosforescente nella mano destra e abiti sportivi.
Le immagini sono state diffuse dai militari dell’Arma con l’obiettivo di dare un nome all’aggressore e velocizzare la caccia all’uomo. A seguito dell’aggressione, che ha lasciato Anna Laura Valsecchi, funzionario di Finlombardia, gravemente ferita e con un coltello da 30 centimetri nella schiena. Il sospettato, se si rivelasse l’aggressore, sarebbe indagato per tentato omicidio.
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Milano, le condizioni della donna
La donna è al momento ricoverata in rianimazione, dopo essere stata trasportata cosciente ma in gravissime condizioni all’ospedale Niguarda di Milano. La 40enne è stata immediatamente sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, durato circa 2 ore e finalizzato a rimediare alle lesioni provocate dalla lama del coltello. La vittima non sarebbe in immediato pericolo di vita, ma al momento la prognosi è ancora riservata.
L’aggressione si è verificata alle 9 del mattino e sembrerebbe essere stata causale. Dopo aver accoltellato la donna, l’aggressore ha lasciato il coltello conficcato nella sua schiena per poi allontanarsi dalla scena. Valsecchi ha prima tentato di toccarsi la schiena, per capire cosa fosse accaduto, per poi accasciarsi in una pozza di sangue. I presenti sono immediatamente accorsi per soccorrerla.
Milano, accuse bipartisan sulla sicurezza della città
Il caso ha anche scatenato una dura bufera politica, con il centrodestra e il centrosinistra che si accusano vicendevolmente per la mancanza di sicurezza nel capoluogo lombardo. Piazza Gae Aulenti è effettivamente una zona rossa istituita dal prefetto. I pericoli, però, solitamente si verificano la notte con risse e microcriminalità.
Su quanto avvenuto, sono intervenuti il governatore Attilio Fontana e il sindaco Giuseppe Sala con il primo che ha parlato di una “grave aggressione” e il secondo di una “violenza inaccettabile“. Il capogruppo della Lega al Comune di Milano, Simone Piscina, è invece stato ben più duro, sostenendo che episodi come questo sono “responsabilità di chi, come il Sindaco, ha negato per anni la problematica e ultimamente ha deciso di trattenere a sé le deleghe della sicurezza senza però esercitarle“.
Il capogruppo Pd in Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, ha invece ribattuto chiedendo che “il governo invii a Milano i cinquecento agenti in più promessi da tre anni” e che il Parlamento lavori su leggi che contrastino la circolazione di armi. Allo stesso tempo, è sempre più necessario potenziare i servizi preventivi e “fare un patto più serio tra le diverse istituzioni in materia di sicurezza“.
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