Il programma prende il nome di “Meccanismo volontario di solidarietà” e coinvolge ben 19 Paesi membri dell’Unione e quattro associati per aiutare l’Italia nella gestione dell’emergenza degli sbarchi
L’immigrazione clandestina torna all’ordine del giorno in Italia, con i recenti sbarchi sulle coste meridionali che hanno messo nuovamente in ginocchio il sistema di accoglienza. Dopo tira e molla sulle responsabilità delle vite umane prese in salvo, l’Unione Europea arriva a un punto di svolta.
Si tratta del “Meccanismo volontario di solidarietà”, un patto fra 19 Paesi membri e quattro Nazioni associate per la cooperazione alla gestione dell’emergenza immigrazione. L’accordo è stato adottato lo scorso 10 giugno a Lussemburgo dal Consiglio europeo degli affari interni.
Viene messo in gioco il ricollocamento di circa 10mila persone arrivate illegalmente e salvate in mare alle operazioni Sar sia nel Mediterraneo centrale che nella tratta atlantica occidentale. Il numero di immigrati che ogni Paese accoglierà è volontario e può risollevare l’Italia dal continuo sforzo a cui è sottoposta per il salvataggio, lo sbarco, l’accoglienza e la gestione dei clandestini.
La nostra Nazione, infatti, è quella maggiormente coinvolta nelle migrazioni provenienti dal continente africano per una vicinanza geografica e strategica. I Paesi coinvolti nel “Meccanismo volontario di solidarietà” sono: Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Croazia, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Portogallo, Romania, Danimarca, Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein.
La ridistribuzione del “Meccanismo volontario di solidarietà”
Oltre 8mila quote sono già state raccolte da ben 13 Paesi partecipanti al programma per una ridistribuzione efficace degli immigrati irregolari giunti nel Vecchio continente. La presa di responsabilità da parte dell’Unione Europea fa sì che l’Italia sia, secondo le parole del ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin, la prima beneficiaria dei trasferimenti.
Entro la prossima stagione estiva, sulla base degli arrivi che si stanno registrando in queste settimane, saranno ricollocate altre 3500 persone rifugiate. Tutte le operazioni del “Meccanismo” sono precedute dall’identificazione foto-segnalamento e controlli sanitari da parte delle autorità italiane.
“Meccanismo di solidarietà”: chi accoglie più generosamente
Il Paese che ha fornito maggiore disponibilità all’accoglienza è la Francia, ma anche la prima Nazione ad entrare nell’attivo del programma: già lo scorso 25 agosto aveva provveduto a prendere in carico 38 richiedenti asilo. Successivamente è stata la Germania a partecipare, con 74 rifugiati.
In questi giorni era attesa una nuova delegazione francese per la ricollocazione di altri 50 migranti, fermata poi dalle autorità di Parigi dopo l’approdo della Ocean Viking a Tolone. Altre 5 persone sono state accettate dal Lussemburgo.
La Francia, sul totale di 10mila richiedenti asilo, ha accolto e continuerà ad accogliere circa 3500 persone, seguita poi dalla Germania con 3000 migranti. Quote minori si registrano fra i Paesi con minore disponibilità: Portogallo e Irlanda (350), Romania (285) e Norvegia (200).