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Meteo, al Sud insiste il caldo torrido, al Nord arriva il maltempo: a Firenze caduti alberi in strada

Il caldo record, che negli ultimi giorni ha messo in ginocchio l'Italia, ha le ore contante. Mentre al Sud le temperature continuano ad essere elevate, al Nord è scattata l'allerta nubifragi. Previsto per mercoledì un abbassamento delle temperature attuali su tutta la Penisola: il calo termico potrebbe raggiungere anche di 10 gradi in alcune regioni

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Dopo giorni di caldo rovente in tutta Italia, l’anticiclone africano ha raggiunto ieri il suo picco, con temperature che in molte zone hanno superato i 40 gradi. Ora, l’alta pressione sta abbandonando la Penisola per fare spazio ai nubifragi portati dalla perturbazione atlantica. Entro mercoledì sera le temperature scenderanno anche di una decina di gradi rispetto ai valori attuali, ma la situazione può dirsi in miglioramento in buona parte del Paese.

Italia spaccata in due tra temporali e caldo record

Nelle ultime ore, il Nord e parte del Centro sono vittime dei forti temporali. La situazione minacciosa ha imposto l’allerta arancione in Lombardia e quella gialla per altre sette regioni. Previste nel pomeriggio di oggi forti raffiche di vento, grandine e temporali, per questo motivo l’unita di crisi locale milanese ha predisposto per oggi la chiusura dei parchi cittadini. Sempre in Lombardia, a causa del maltempo di ieri tredici voli in arrivo all’aeroporto di Orio al Serio sono stati dirottati a Bologna, Malpensa e Verona; ritardate anche alcune partenze.

La Protezione civile della regione Campania ha emesso un’allerta gialla per piogge e temporali su tutto il territorio campano che resterà in vigore dalla mezzanotte di oggi alla stessa ora di lunedì 7 luglio. Le precipitazioni avranno una rapida evoluzione, per cui i cittadini sono invitati a prestare particolare per evitare tragedie. Durante i temporali saranno possibili anche grandine, fulmini e  raffiche di vento e si teme anche il rischio idrogeologico.

In Toscana i primi temporali sono attesi già per oggi in particolare nel territorio di Livorno, Siena e Pisa. La Protezione civile ha esteso l’allerta gialla all’intera regione sia per oggi che per domani. A Firenze si è già verificato un primo acquazzone che ha provocato la diminuzione delle temperature, ma al contempo ha provocato la caduta di diversi alberi a causa della sua forte intensità. L’amministrazione fiorentina ha invitato i cittadini a prestare attenzione ai torrenti e ai corsi d’acqua per il rischio di esondazione.

Mentre nella parte bassa del Paese il caldo asfissiante continua a farla da padrone. Le temperature si mantengono a livelli fuori dalla norma e sono diverse le città contrassegnate ancora dal bollino rosso (Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Palermo, Perugia e Pescara). Così come è oggi la situazione dovrebbe mantenersi anche nella giornata di lunedì 7, ma il caldo record ha le ore contate anche al Centro-Sud.

Tragedie causate dalle temperature bollenti e dagli acquazzoni

Le condizioni climatiche fuori dalla norma stanno provocando negli ultimi giorni dei fenomeni estremi che stanno mietendo vittime in Italia, e non solo. A causa della forte ondata di calore un operaio di 51 anni è morto a Macerata nella giornata di ieri dopo essere stato colto da un malore mentre lavorava all’elettrificazione della linea ferroviaria lungo la Civitanova-Albacina. Solo l’ultimo decesso per caldo in ordine cronologico. Dal primo luglio è scattato l’allarme che aveva spinto alcune regioni ad adottare l’ordinanza per vietare il lavoro sotto il sole nelle fasce orarie più calde.

L’alta pressione figlia del caldo record sta provocando pesanti temporali al Nord. E l’esondazione dei fiumi. È questo il motivo per cui un uomo ha perso la vita nel canale a Settimo Milanese nella serata di sabato. Nel tentativo di salvare il proprio cane dall’acqua, il 57enne è scivolato nel canale; i soccorritori hanno ritrovato il corpo a Cornaredo, ma per lui non c’è stato nulla da fare.  

Poche ore prima il nucleo sommozzatori del Comando di Milano ha recuperato il corpo di un uomo nel comune di Pieve Emanuele presso Cascina Canalone. Il cadavere era riemerso sul fiume Lambro probabilmente a causa dell’ingrossamento delle acque dopo il maltempo. Gli inquirenti indagano per conoscere le generalità ancora sconosciute della vittime, oltre che le cause del decesso. Stando ai rilievi, il cadavere era in acqua da giorni visto lo stato di decomposizione in cui si trovava. 

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