Oggi gli studenti sono alle prese con la seconda prova d’esame, relativa alle materie caratterizzanti ciascun indirizzo di studio. Le discipline in oggetto erano già state comunicate il 26 gennaio dal Ministero: al liceo classico ci sarà la prova di latino, mentre allo scientifico quella di matematica.
Intanto, si tirano le somme della prima prova, che ha visto il prevalere della traccia d’attualità di Marco Belpoliti. Non sono mancate le polemiche, come quella dell’ex ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi, che si è sentito attaccato per il tema concernente la lettera aperta a lui indirizzata.
La tracce della seconda prova
Quest’anno la seconda prova è tornata ad essere nazionale dopo che lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d’esame. La sua durata varia in base all’indirizzo di studio, ma solitamente si svolge in un’unica giornata con un massimo di otto ore. Il punteggio massimale cumulabile è di 20 punti, così come quello delle altre due prove scritte e dell’orale, per un totale di 60 punti.
Al Liceo Classico è un brano di Seneca che si rivolge all’amico Lucilio. “Chi è saggio non teme il volgo”: cercare il favore della folla non porta felicità ma alla rovina. Seneca mostra all’amico Lucilio come i precetti della filosofia possano guidare alla virtù in mezzo ai falsi valori.
Richiesta la comprensione e l’interpretazione del testo, l’analisi linguistica e stilistica, un approfondimento e riflessioni personali. Durata: 6 ore.
Al Liceo Scientifico, alcuni degli 8 quesiti riguardano l’analisi matematica – dall’applicazione del Teorema di Rolle allo studio degli zeri di una funzione – combinati con alcuni di geometria (es, dimostrazioni su triangoli e parallelepipedi) e di geometria analitica.
L’esame di maturità – da 100 anni a questa parte – ha un’incidenza preponderante sul voto finale, aspetto che è stato duramente criticato dagli studenti in questi giorni. Poche ore bastano per valutare il 60% del percorso scolastico di uno studente, mentre i crediti accumulati durante l’ultimo triennio ammontano a un totale di 40 punti. Oltre a questo, sono previsti fino a 5 punti bonus a discrezione della commissione d’esame, da assegnare per ragioni che restano molto opache.
La prima prova, le tracce più scelte
Secondo un’indagine campionaria rappresentativa a livello nazionale, la traccia più scelta è stata quella dedicata al testo “Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp”, di Marco Belpoliti, svolta dal 43,4% dei maturandi. Al secondo posto troviamo il tema di tipo scientifico dal testo di Piero Angela “Dieci cose che ho imparato”, con il 23,3%. Medaglia di bronzo per Oriana Fallaci con il brano tratto da “Intervista con la storia”, scelta dal 9,8 % degli studenti.
Meno gettonati l’analisi e l’interpretazione di un testo letterario, con Moravia al 9,7% e Quasimodo al 4%. Altro 4% per l’analisi del testo tratto da “L’idea di nazione” di Chabod, mentre il 5,8% dei candidati ha svolto la traccia di attualità sulla base di una lettera inviata all’oramai ex ministro Patrizio Bianchi sugli esami di maturità nel 2021 da parte di alcuni esponenti del mondo accademico e intellettuale italiano.
Maturità 2023, la furia di Bianchi
Una delle tracce della prima prova ha scatenato la furia dell’ex ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi. Si tratta del tema d’attualità consistente in una lettera del 2021 scritta da alcuni docenti ed intellettuali in vista nel panorama italiano, tra cui spiccano i nomi di Paolo Crepet e Alessandro Barbero. Nella lettera si chiedeva all’allora ministro Bianchi di ristabilire la presenza delle prove scritte al fine di ridare credibilità all’esame di maturità. Nel periodo pandemico, infatti, il Ministero aveva abolito lo scritto per limitare il pericolo di contagio. “Considero inaudito e offensivo nei miei confronti la traccia sulla lettera a me indirizzata” – ha dichiarato furibondo l’ex ministro, che ha sottolineato come nel 2022 sia stato proprio il governo Draghi a ristabilire gli esami scritti.
Anche il PD ha criticato la scelta della lettera come traccia d’attualità per la maturità 2023. “Cercare di criticare in modo surrettizio la decisione difficile di un ministro offre un’immagine davvero poco virtuosa dell’attuale amministrazione” – ha commentato Irene Manzi, responsabile scuola del Partito Democratico. Secondo Manzi, l’esame di maturità sarebbe stato strumentalizzato a fini ideologici contro chi ha preceduto l’attuale Ministero dell’Istruzione.
Se da una parte si può pensare che il tema d’attualità in questione rappresenti uno spunto interessante dato agli studenti per riflettere sul sistema scolastico, dall’altro le critiche di Bianchi e Manzi non sembrano del tutto infondate.