L’ultimo giorno del matrimonio Bezos si sta svolgendo tra lusso e contestazioni. Il fondatore di Amazon e la sua dolce metà, Lauren Sánchez, sono al centro dell’attenzione mediatica mondiale. La coppia ha trascorso la giornata all’insegna dell’eleganza, con dei pasti presso alcuni locali esclusivi della città lagunare. L’identità dell’artista invitato a esibirsi per la serata rimane riservata, alimentando l’alone di mistero attorno al ricevimento finale.
Nonostante la gioia dei diretti interessati, a pochi passi dalla festa, un’altra ‘celebrazione’ ha preso forma: quella della protesta. Dalle 17, un corteo di attivisti è partito dalla stazione di Venezia Santa Lucia. L’iniziativa, organizzata da centri sociali del Nord-Est, ha attirato manifestanti da Padova, Schio, Vicenza, Treviso e Trento. Il messaggio è stato rilanciato anche dal palco dello Sherwood Festival di Padova la sera precedente, chiamando a raccolta una partecipazione massiccia.
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Il controverso matrimonio Bezos, che è stato accolto con grande entusiasmo dagli albergatori, non sembra aver riscosso lo stesso successo da una parte della popolazione veneta (e non solo). Tra i partecipanti spiccavano cartelli ironici e taglienti, come “Oligarchi in saor” e “Basta speculare su Venezia“.
Presenti anche attivisti britannici del collettivo Everyone hates Elon, noti per i loro manifesti critici verso i miliardari, uno dei quali recitava: “Nel tempo che impieghi a leggere questo articolo, la ricchezza di Jeff Bezos è aumentata di più del tuo stipendio mensile“.
La presenza di Ivanka Trump, che ha fatto una visita a sorpresa alle Gallerie dell’Accademia, ha ulteriormente infiammato il clima della giornata. Tra fasti e fischi, la laguna si è trasformata in un palcoscenico globale dove lusso, potere e dissenso si sono incrociati sotto gli occhi del mondo.
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