Maltempo in Veneto, indagine per omicidio colposo per la morte di Leone e Francesco Nardon

E' stato aperto un fascicolo d'indagine per la morte di Leone e Francesco Nardon, morti a Valdagno durante l'ondata di maltempo che ha investito il vicentino

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La procura di Vicenza ha aperto un fascicolo d’indagine per il crollo del Ponte dei Nori a Valdagno, durante l’ondata di maltempo dello scorso aprile, che ha portato alla morte di Leone e Francesco Nardon, padre e figlio di 64 e 21 anni, precipitati nel torrente agno durante una forte precipitazione. L’ipotesi di reato avanzata dalla procura è di omicidio colposo plurimo, e vede al momento la presenza di sei indagati.

A Valdagno, nel vicentino, durante la grave ondata di maltempo ha ha investito la regione il mese scorso, padre e figlio sono stati ritrovati morti. I due risultavano dispersi, e sono stati ritrovati dopo ore nelle acque del bacino di laminazione di Trissino.

Vista la gravità della situazione in Veneto, il presidente della regione Luca Zaia aveva deciso di dichiarare lo stato di emergenza, in particolare per i comuni delle province di Verona e Vicenza. Queste ultime sono le città in cui sono stati registrati i danni più gravi dopo l’ultima ondata di piogge che ha colpito il territorio. Si tratta di eventi meteorologici eccezionali “per violenza e quantità di pioggia caduta“, ha detto Zaia, che ha sottolineato come le precipitazioni siano arrivate a “191 mm d’acqua“.

Maltempo, chi erano Leone e Francesco Nardon le vittime del vicentino

I corpi dei due dispersi a Valdagno che sono stati ritrovati senza vita erano di Leone Nardon (65 anni) e suo figlio Francesco (35 anni). Nella tarda serata del 17 aprile, i due sono caduti con la loro auto in una voragine che si è aperta su un ponte, finendo nelle acque del torrente Agno.

Le squadre dei soccorsi hanno lavorato intensamente nella speranza di ritrovarli vivi, fino a quando questa mattina intorno alle 9.30 non sono stati scoperti i cadaveri. “E’ una tragedia impensabile“, ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia, che ha anche voluto sottolineare che i due uomini erano fuori casa nonostante il maltempo per aiutare: “la terra è crollata sotto i piedi a queste due persone, che andavano a dare una mano e non erano dei curiosi. Questa ondata di piovosità passerà alla storia per la perdita di due vite umane”.

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