La notte di paura di Toscana ed Emilia Romagna si è conclusa. Le piogge intense e continue che da ieri stanno colpendo queste due Regioni hanno riportato la popolazione italiana a vivere momenti di tensione, nella consapevolezza delle violenza con cui la natura può abbattersi sulle città e sui Paesi d’Italia. I timori più grandi riguardavano l’Arno, che ieri in alcuni punti ha raggiunto il livello due di guardia.
Nonostante i rovesci senza tregua, il fiume fiorentino non ha esondato, salvando i residenti da un pericolo brutale e violento. Questa mattina l’Arno è finalmente in calo: a Firenze è tornato al primo livello di Guardia, mentre a Pisa è ancora in corso il transito del colmo di piena del fiume, che però è stabile al secondo livello, come sottolinea il presidente di Regione, Eugenio Giani.
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Se giovedì pomeriggio la maggiore preoccupazione riguardava le sorti dell’Emilia Romagna, su cui era stata diramata un’allerta meteo di livello rosso per rischio di piene dei fiumi e frane nelle province di Bologna, Ravenna e Ferrara, ieri i maggiori disagi sono stati registrati proprio in Toscana. Fino alle 14 di oggi è stata quindi indetta un’allerta rossa per le province di Firenze, Prato, Pistoia e Pisa, che potrebbe essere posticipata a causa delle condizioni meteo non rassicuranti di queste ore.
Per fronteggiare questa grave situazione di criticità, il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci ha deciso di firmare il decreto dello stato di mobilitazione straordinaria del Servizio nazione di Protezione civile per l’Emilia Romagna e la Toscana. Un provvedimento che si è reso necessario per prevenire qualsiasi condizione di pericolo per l’incolumità delle persone e per la sicurezza avanzata dei beni pubblici e privati.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha voluto esprimere la sua vicinanza e solidarietà a tutti i cittadini che sono rimasti coinvolti nell’ondata di maltempo. “Il mio pensiero va alle popolazioni colpite dal maltempo che sta investendo diverse zone d’Italia, causando gravi danni e difficoltà ai cittadini“, ha sostenuto il premier, per poi aggiungere un ringraziamento a tutte le forze dell’ordine e ai soccorritori, impegnati a garantire la sicurezza della popolazione.
Maltempo, i primi disagi e danni
L’ondata di maltempo ha purtroppo provocato diversi danni. Lungo il corso dell’Arno si sono registrate diverse esondazioni, come quella del Rimaggio a Sesto Fiorentino. Un uomo è stato soccorso mentre veniva trascinato via dalla forza dell’acqua del fiume Sieve, mentre sono state due gli interventi tramite elicottero che hanno permesso di salvare un uomo bloccato sul tetto della sua auto e una famiglia di due persone con il loro animale domestico.
Tra le provincie di Firenze si contano 1.471 cittadini isolati, 248 evacuati e 1.267 utenze elettriche interrotte su 8 comuni. Per far fronte alle richieste di soccorso, è stato incrementato il numero delle squadre ordinarie richiamando personale dal turno libero e sono state formate squadre fluviali anche con personale giunto dai comandi di Lucca, Massa Carrara e Treviso.
Nella zona di Badia Prataglia, in provincia di Arezzo, si è invece verificata una frana che ha provocato la chiusura di una strada comunale e l’evacuazione di una famiglia di 4 persone, due adulti e due bambini, immediatamente raggiunti dai soccorsi. Sul posto sono in corso ulteriori verifiche da parte del Centro Intercomunale del Casentino. Per quanto riguarda la circolazione ferroviaria, invece, continuano ad essere registrati rallentamenti nel nodo di Firenze, a Campo di Marte, a causa della caduta di alcuni rami di un albero sulla linea di alimentazione elettrica.
In Umbria si è poi verificato il crollo di una parte delle mura del borgo medievale della Valnerina perugina, che però non ha provocato feriti. I tecnici sono ora al lavoro per mettere in sicurezza il tratto, in attesa dei successivi interventi di consolidamento.
Maltempo, attesi peggioramenti per le prossime ore
La zona più colpita dal maltempo è stata quella della fascia appenninica centro-orientale e della pianura centrale della Regione, che sono state bersagliate dai copiosi rovesci già dalle prime ore del mattino. I sorvegliati speciali sono il fiume Reno e i suoi affluenti, che potrebbero superare la soglia 3 sui bacini romagnoli.
Il peggioramento delle condizioni meteo a partire da ieri pomeriggio ha velocemente convinto la Regione toscana a prendere precauzioni per evitare tragedie. Le piogge delle ultime ore hanno causato diverse criticità nella città fiorentina e la Protezione Civile ha segnalato la chiusura per allagamento dell’autostrada A1, in direzione sud, nel tratto tra Scandicci e Impruneta, oltre alla chiusura della strada statale 67 in località le Sieci, Pontassieve.
Mentre, continuano a rimanere chiuse la strada provinciale 41, in località Ponte a Vicchio, e il raccordo autostradale Siena-Firenze, a San Casciano Val di Pesa in direzione Firenze.
A Firenze e Pisa è stata decisa la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, mentre la Protezione civile continua a mantenere sotto controllo i livelli dei fiumi. L’Arno è un sorvegliato speciale ed è stato dunque attivato il servizio di piena. Le precipitazioni nella Regione si sono susseguite per tutta la notte e il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha già annunciato che nelle prossime ore è previsto un ulteriore peggioramento.
Maltempo, la situazione in Toscana
In Toscana i rovesci hanno colpito in particolare la provincia di Livorno, Pistoia, Firenze, Prato e Arezzo. Il pericolo maggiore ovviamente ha riguardato le piene dei fiumi e le eventuali inondazioni.
A Firenze, la sindaca Sara Funaro ha invitato i cittadini “alla massima attenzione e prudenza“, sottolineando che il codice rosso per rischio idraulico rimarrà in vigore fino a domani mattina. “A titolo precauzionale si invita a evitare le attività in prossimità dei fiumi, ovvero pesca, accesso a giardini, transito nei parchi fluviali e su piste ciclabili lungo gli argini“, ha spiegato la prima cittadina.
I Comuni di Prato e campi Bisenzio hanno proceduto alla chiusura di tutte le attività commerciali e produttive della città fino alla mezzanotte. La misura riguarda i anche i centri commerciali e le aziende. A Sesto Fiorentino, a causa dell’esondazione del Rimaggio, l’amministrazione comunale ha invitato alla “sospensione di tutte le attività non essenziali e non differibili“. Anche il Comune di Firenze ha proceduto con le chiusure, che proseguiranno fino alle 14 di domani.
Sia a Firenze che a Sesto Fiorentino i comuni hanno provveduto ad evacuare, in via precauzionale, alcune famiglie che risiedevano ai pian terreni o ai piani interrati in zone in cui le esondazioni avrebbero potuto metterle in pericolo.
Maltempo, la situazione in Emilia Romagna
Il Comune di Bologna ha emanato un’ordinanza di evacuazione dei piani interrati, seminterrati e piani terra degli edifici posti in alcune strade dei quartieri Borgo Panigale-Reno, Navile, Porto-Saragozza, Santo Stefano e Savena a partire dalle 22 di ieri. La comunicazione sostiene che sia obbligatorio, per precauzione, recarsi ai piani superiori predisponendo quanto necessario per pernottarvi.
Diramata invece un’allerta arancione per piene dei corsi d’acqua nelle province di Bologna e Ravenna e per venti forti di burrasca su Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. È invece prevista un’allerta gialla per piene dei fiumi, frane e temporali nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Inoltre, secondo quanto stimato, si temono raffiche di vento tra i 75 gli 88 chilometri orari nelle aree appenniniche orientali, mentre sui settori centrali sono attesi venti di burrasca moderata fino a 74 chilometri orari.
Maltempo, oggi scuole chiuse a Bologna
Inoltre, il Comune di Bologna ha dichiarato che oggi saranno chiuse le scuole della città, per evitare di mettere in pericolo le vite degli studenti e delle loro famiglie. “L’attività didattica è sospesa, in via precauzionale, nelle scuole di ogni ordine e grado“, ha spiegato l’amministrazione comunale, specificando che lo stop interessa anche le palestre scolastiche. Domani gli edifici scolastici torneranno aperti.
La stessa decisione è stata già presa dal comune di Pianoro, nell’hinterland della città, e non si esclude che altri comuni del Bolognese possano assumere a breve il medesimo provvedimento. Oltre alle scuole, il Comune di Bologna ha deciso di chiudere anche parchi e giardini pubblici, centri sportivi, cimiteri, il mercato e ha invitato tutte le aziende e gli enti a favorire lo smart working per i propri dipendenti. Sono inoltre sospese tutte le manifestazioni e le attività programmate all’interno di parchi e giardini, con obbligo di rimuovere tutte le strutture non autorizzate presenti per evitare ulteriori pericoli.
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