L’impegno del neo-coordinatore a sciogliere i movimenti neofascisti e antidemocratici. Grande sdegno anche per il negazionismo
Il neo-coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, Giuseppe Pecoraro, ha le idee ben precise e si prepara al nuovo incarico con l’obiettivo primario di “lavorare con e sui giovani”.
Negazionismo che dilaga
“I movimenti neofascisti e antidemocratici vanno sciolti” ha affermato Pecoraro. L’impegno del neo-coordinatore – da lui definito “delicato e fondamentale” – anche a seguito di quanto accaduto a Napoli: uno studente di Ponticelli, scrivendo un tema sull’Olocausto, si è limitato ad una terribile e scioccante riga: “so’ tutt muort abbruciat’, cioè “sono tutti morti bruciati”.
Nella Giornata della Memoria le parole hanno un’eco ancora più ampia. In particolar modo in Italia, un Paese dove – secondo i dati Eurispes – per una persona su sei la Shoah non è mai esistita. In un’intervista all’ANSA, Pecoraro ha dichiarato: “E’ assurdo che ad ottant’anni di distanza ancora si parli di negazionismo. Si tratta di segnali di ignoranza e poca conoscenza della Storia, frutto anche di cattivi maestri che usano i giovani come strumento”.
La sua scommessa per il futuro
Pecoraro intende quindi eliminare tutti i dubbi: “Tutti vogliamo che il nostro Paese abbia un’immagine democratica e di rispetto reciproco, scevra da razzismo o antisemitismo“. Grande importanza, infatti, per la collaborazione con il governo e con ogni singolo ministero.
Definito come “Importante ed imprescindibile” sarà anche la costruzione del Museo della Shoah, la cui prima pietra potrebbe essere messa la prossima primavera a Villa Torlonia, dove sorgeva una delle residenza di Benito Mussolini. “Il tema dell’antisemitismo, dunque, è ben lungi dall’essere sconfitto in Italia, dove sorgono ancora associazioni che si ispirano espressamente al fascismo ed inneggiano al Ventennio” ha poi tristemente aggiunto.