Nelle udienze che si sono susseguite nei mesi successivi alla morte di Gina Lollobrigida, il 16 gennaio scorso, Piazzolla era stato accusato di aver manipolato l’attrice, averla convinta di essere per lei insostituibile, ed aver avuto così pieno accesso al suo patrimonio milionario. “Era un factotum, ma lei si era convinta che fosse insostituibile” – è stato dichiarato nel corso dell’ultima udienza – “Era diventato un rapporto di squilibrio a cui si è aggiunto un totale isolamento attorno alla donna”.
Secondo quanto dichiarato dai parenti, infatti, negli ultimi anni Piazzolla avrebbe isolato la Lollobrigida da famigliari e amici, distorcendo in tal modo la sua percezione della realtà e compromettendo la capacità decisionale della donna.
L’ex segretario ha però più volte respinto le accuse a suo carico scagliandosi duramente contro i famigliari. Solo qualche settimana fa dichiarava, in merito, a Pomeriggio 5: “Credo che si sia dimostrato ampiamente che la signora non è mai stata isolata. Rispondeva al telefono quando voleva lei, chiamava chi voleva lei, incontrava chi voleva lei. Hanno detto che la signora era isolata e che c’erano i lucchetti in casa”.
“Quale razza di figlio o nipote lascia una persona anziana segregata in dentro casa e isolata? A un mese dalla scomparsa della signora Lollobrigida, il figlio ha preso una scaletta perché non si apriva il cancello e ha tentato di scavalcare. Ora mi domando: quando c’è da fare l’inventario prendi la scaletta, quando ci sarebbe da salvare tua mamma perché isolata non lo fai?”
Condanna definitiva del tribunale di Roma, il figlio di Lollobrigida: “La sentenza fa giustizia, ma non doveva succedere ciò”
A nulla sono servite le dichiarazioni, dentro e fuori dall’aula, rilasciate da Piazzolla, secondo cui sarebbe stato l’unico ad essere rimasto accanto alla diva sino alla sua morte. Il giudice ha predisposto il sequestro di tutti suoi beni, lo ha condannato a pagare una multa di 1000 euro e ad una pena di 3 anni, che potranno anche essere scontati con una pena alternativa ai servizi sociali.
“Un giudice estremamente preparato del tribunale di Roma ha riconosciuto la ragionevolezza delle nostre ipotesi e finalmente è stata fatta giustizia” – ha commentato il figlio dell’attrice Mirko Skofic – “è comunque un dolore, ma la sentenza fa giustizia. La verità è che però non si doveva proprio arrivare a questo. Si tratta di una vicenda amara che non doveva proprio succedere. Sono arrivato psicologicamente svuotato alla sentenza e rimpiango tutto il tempo che ho perso e al fatto che non ho potuto stare accanto a mia madre”.
“Prendo atto della sentenza e come tutte le sentenze la rispetto. Ma non credo si possa parlare di una vittoria da parte dell’accusa. Di certo mi spiace per Gina che ha sostenuto che Piazzolla era molto importante per lei” – sono invece le parole dell’amico storico Angelo Perrone.
Le parole di Andrea Piazzolla
“Il nostro non era un rapporto paritario perché Gina decideva tutto autonomamente, anche quello che riguardava me. È sempre stata una donna molto libera e non influenzabile e proprio da lei ho imparato cosa significhi la libertà“, così risponde Andrea Piazzolla alle domande del Corriere, che cercano di indagare il rapporto tra lui e l’attrice. Nonostante la condanna Andrea Piazzolla, l’eterno bambino ormai trentaseienne, continua a perorare la sua causa e a difendere il suo candido rapporto con l’anziana donna. “Ero sempre a sua disposizione, avevamo un rapporto unico e io ho sempre anteposto lei a tutto il resto“.
Un bravo ragazzo invidiabile che addirittura accusa il figlio e il nipote di Gina Lollobrigida di averla abbandonata: “Il rapporto tra madre e figlio era molto teso, tanto che Gina non è andata al suo matrimonio. Io non ho mai interferito e continuavo ad invitarlo agli eventi della Lollo, ma lui non si è mai presentato“.
Un’amicizia pura che ha legato per anni Andrea Piazzolla e Gina Lollobrigida, ma che oggi ha portato alla condanna a del trentaseienne per “circonvenzione d’incapace“. Andrea però non sembra scoraggiato, anzi, sembra presupporre per il suo futuro “una svolta lavorativa, con altre strade da prendere in considerazione”.