Livorno, maxi-operazione all’alba: 11 arresti per gli assalti a due portavalori

L'assalto ai due portavalori in provincia di Livorno era stato studiato per mesi: per la sua realizzazione si era resa necessaria un'attività di supporto logistico, la pianificazione di tutti gli spostamenti e la creazione di falsi alibi per eludere le indagini. Questo non ha evitato l'arresto di 11 persone accusate di essere responsabili della rapina

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Lo scorso 28 maggio due furgoni portavalori della Battistolli Group sono stati assaltati nel tardo pomeriggio, poco prima delle 19.00, lungo la strada statale 1 Aurelia, in carreggiata sud, poco dopo l’uscita di San Vincenzo, in provincia di Livorno.

Il commando di malviventi sarebbe intervenuto inizialmente con due auto, avrebbe fermato il convoglio in movimento speronando uno dei due furgoni portavalori e ostacolando l’altro.

Dotati di armi da guerra ed esplosivi, avrebbero poi minacciato i vigilantes e assaltato i furgoni, riuscendo a portare via il bottino milionario – circa 3 milioni di euro. La fuga sarebbe avvenuta su tre station wagon, la terza giunta verso la fine del colpo per caricare la refurtiva e i banditi.

L’arresto degli 11 responsabili dell’assalto a Livorno

A meno di un mese di distanza dall’irruzione, questa mattina all’alba sono state arrestate 11 persone nelle province di Nuoro, Pisa e Bologna in una maxi operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Livorno e da numerosi reparti speciali dell’Arma. In carcere sono finiti tutti uomini di origine sarda tra i 33 e i 54 anni.

Il blitz che ha portato agli 11 arresti ha visto il coinvolgimento di oltre 300 militari, con la partecipazione del Ros (Raggruppamento operativo speciale), del Gis (Gruppo Intervento Speciale), del 1° Reggimento Paracadutisti ‘Tuscania’, degli Squadroni Eliportati ‘Cacciatori’ di Sardegna e Sicilia, dei Nuclei Elicotteri di Pisa ed Elmas, dei Sos dei Battaglioni ‘Toscana’ e ‘Sardegna’ e del Nucleo Cinofili di Firenze.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Livorno su richiesta della Procura della stessa provincia toscana. Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo avrebbe preparato per mesi l’assalto ai due portavalori e si sarebbe servito di veicoli rubati per bloccare i furgoni. Gli inquirenti hanno ricostruito anche le attività di supporto logistico, la pianificazione degli spostamenti e la creazione di falsi alibi per eludere le indagini. Le accuse, a vario titolo, includono rapina pluriaggravata, detenzione e porto illegale di armi da guerra ed esplosivi, furto aggravato e ricettazione.

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