Un uomo è morto in provincia di Lecco, dopo essersi lanciato da 300 metri di altezza con la tuta alare, che purtroppo non si è aperta. Sul luogo dello schianto sono giunti i soccorsi ma non c’è stato niente da fare per la vittima che con ogni probabilità è morta al momento dell’impatto.
Lecco, un passante ha chiamato i soccorsi
La tragedia è avvenuta a Abbadia Lariana sulla parete di Forcellino. Un passate ha assistito a tutta la scena e ha chiamato i soccorsi lanciando l’allarme dopo aver visto una persona lanciarsi con tuta alare che non si era aperta il cui corpo si era schiantato al suolo dopo un volo in avvitamento.
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Sono a quel punto partite le ricerche da parte del soccorso alpino, in elicottero, che hanno trovato e recuperato il corpo senza vita che giaceva nell’area boschiva sopra Pradello dove è solito atterrare chi si lancia da quella parete.
In una nota Areu – Agenzia Regionale Emergenza Urgenza- spiega che dopo ulteriore riscontro, “per dinamica evento si conferma la non apertura della vela. Al momento non noto se si tratta effettivamente della vela di emergenza di una tuta alare o se vela da discesa da paracadutismo classico“.
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