Katherine Alvarez, la mamma della bambina peruviana Kata scomparsa il 10 giugno scorso dall’hotel Astor, a Firenze, avrebbe ferito una connazionale di 21 anni durante un diverbio avvenuto la scorsa notte in una discoteca.
La donna è stata denunciata dalla polizia per lesioni aggravate; secondo quanto ricostruito, la lite sarebbe divampata nel bagno del locale, dove non ci sono telecamere. La donna ha riportato ferite al volto, suturate al pronto soccorso.
Non è stata rinvenuta l’arma che sarebbe stata utilizzata: anche su questo fronte sono in corso indagini. Differenti le versioni delle due: la 21enne avrebbe riferito di essere stata aggredita mentre la madre di Kata di aver a risposto a una precedente aggressione.
Kata: l’indagine
Quello di oggi è il terzo giorno di ispezione dei militari dello squadrone dei carabinieri “Cacciatori di Calabria”, nell’ex hotel Astor di via Maragliano a Firenze alla ricerca di tracce di Mia Kataleya Chicclo Alvarez, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa dallo scorso 10 giugno, e delle possibili vie di fuga dei rapitori.
Sono utilizzate le ruspe per scavare nel cortile. L’ex albergo al momento della sparizione della bambina era occupato da oltre cento persone, soprattutto cittadini sudamericani e romeni.
Kata: lo sviluppo delle indagini
Grande attenzione rivolta per Kata, la bimba di 5 anni scomparsa il 10 giugno scorso dall’ex hotel Astor di Firenze. La svolta delle indagini con cinque nuovi indagati nell’ambito dell’inchiesta relativa al sequestro di persona a scopo di estorsione della piccola Mia Kataleya Chiclo Alvarez.
Si tratta di ex occupanti abusivi dell’albergo, accertamenti tecnici volti ad accertare la presenza di materiale biologico o genetico e all’estrapolazione di eventuali profili del Dna. Le indagini sono state svolte dal consulente tecnico nominato dalla Direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli.
Gli arresti fino ad ora
Arrestato lo zio materno della piccola Kata, diminutivo di Kataleya Alvarez, la bambina scomparsa dal 10 giugno. Gli arresti sono in tutto sono quattro, e sono stati eseguiti dalla polizia di Stato in base a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda.
Kata, parla il nonno della piccola
“Kata è in Perù, sta bene e l’hanno rapita per errore”. Queste sono le parole del nonno della piccola di 5 anni, sparita da Firenze il 10 giugno scorso. L’uomo ù detenuto in Perù e si è detto sicuro che Kata è stata portata nel Paese d’origine dei suoi genitori e che è ancora viva. In una telefonata intercettata con suo figlio, il padre della bambina, che risale a qualche settimana fa. La conversazione è nota alla Procura di Firenze, che sul caso ha aperto un fascicolo per rapimento a scopo di estorsione, per ora senza indagati.
Kata, zio davanti al gip per caso Astor, a breve colloquio con pm su caso bimba
Ieri, mercoledì 9 agosto, c’è stato l’interrogatorio di garanzia dello zio di Kata, Abel, e di altre 3 persone, coinvolti nel caso del “racket degli affitti”, durante l’occupazione dell’ex albergo Astor, dove il 10 giugno è scomparsa la piccola Kata, di 5 anni. Da quello che trapela sembra che gli indagati abbiano rigettato le accuse sul racket degli affitti, e probabilmente gli inquirenti non hanno parlato della scomparsa della bimba.
Sui 4 indagati pendono anche accuse di tentato omicidio e gravi lesioni, per quanto accaduto il 28 maggio scorso sul caso dell’occupante dell’Equador che, temendo di essere ucciso, preferì lasciarsi cadere in strada. “Hanno risposto tutti alle domande del giudice e non c’è stato alcun riferimento alla scomparsa di Kata. Hanno dato la loro versione”, ha spiegato l’avvocato Elisa Baldocci, difensore dei 4, all’uscita del tribunale di Firenze.
Per quanto riguarda le accuse di violenza sull’occupante caduto dall’edificio, la loro versione “ovviamente è discordante rispetto a quella data dall’ecuadoregno”. Baldocci ha poi spiegato che chiederà l’attenuazione della misura per i suoi assistiti “in base ai nuovi elementi emersi oggi dal loro interrogatorio”.
Kata, le parole della mamma
“Sono una madre, certe cose le sento: lei è viva, lo so, me lo dice il cuore. Non faccio altro che pensare alla mia Kata da quando mi sveglio a quando mi addormento. Chi l’ha rapita? Ho dei sospetti, forse si tratta di una ritorsione, ma non contro di me né contro suo padre” dichiara la mamma di Kata, Katherine Alvarez Vasquez al Corriere della Sera.
La donna riporta la sua preoccupazione, affermando come l’abbia cercata ovunque ma vanamente. Sabato scorso gli investigatori hanno disposto l’arresto di quattro peruviani che all’Astor gestivano il racket degli affitti, tra i fermati c’è anche il fratello di Katherine,
Kata, i motivi degli arresti
I motivi degli arresti riguardano il cosiddetto “Racket di affitti” nell’ex hotel Astor in via Maragliano a Firenze, dove vivevano abusivamente romeni e sudamericani. Parliamo di accuse di estorsione nei confronti di atri occupanti dello stabile, oltre a tentativi di estorsione e rapina, minacce, ma anche tentato omicidio e gravi lesioni, tra il novembre 2022 e il maggio 2023.
Kata, lo zio materno arrestato: l’ultima persona che l’avrebbe vista
Le quattro persone arrestate sono tutte di origini peruviane, tra cui anche lo zio materno della piccola Kata, l’ultimo ad aver potuto vedere la bambina prima della scomparsa, almeno in base alle ricostruzioni delle dinamiche del rapimento dello scorso giugno.
L’ordinanza, riporta in vita anche un aneddoto particolare del 28 maggio scorso, quando i quattro indagati, ora arrestati, hanno minacciato e pestato con una mazza da baseball una coppia di connazionali peruviani che occupava una stanza e poi compiuto violenze nei confronti di altri che erano nella stanza accanto: qui un uomo, temendo di essere ucciso, si lasciò cadere nel vuoto dalla finestra sulla strada, rimanendo gravemente ferito.
Gli arresti sono stati eseguiti da circa 50 poliziotti di poliziotti. I carabinieri, inoltre, hanno perquisito altri peruviani, fra cui parenti di Kata.