L’avvocato dell’attore e regista Justin Baldoni, Freedman, ha rivelato che presto “verranno fuori molti altarini“. Lo statunitense, avrebbe, infatti deciso di controquerelare l’attrice Blake Lively dopo che lei aveva denunciato il suo assistito per molestie sessuali. Secondo Baldoni si è trattata di una vera e propria “campagna diffamatoria” con scopi ben precisi, tra cui “il voler distruggere la sua reputazione“.
L’attore è stato visto ieri in compagnia della sua famiglia, mentre teneva mano per mano i bambini. Lui ha rivelato di essere sereno e sicuro di se stesso. Nel frattempo, però, ha fatto causa non solo a Blake Lively, ma anche a suo marito Ryan Reynolds. Li sta citando in giudizio per diffamazione, estorsione civile ed altre accuse. Non solo, ha chiesto anche un risarcimento in denaro al New York Times per aver sostenuto mediaticamente la denuncia dell’attrice.
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Baldoni e Lively hanno recitato insieme a It ends with us, una storia di volenza domestica. Un film che approfondisce un tema molto importante, ovvero quello della violenza sulle donne, in un modo inedito. Ma qualche settimana fa, dopo mesi dall’uscita del film, l’attrice protagonista ha deciso di denunciare Baldoni per presunte molestie sessuali avvenute sul set.
Le parole dell’avvocato di Justin Baldoni
Stando a quanto dichiarato a Peaople dall’avvocato Freedam, la causa “porterà alla luce ed esporrà la narrazione falsa e distruttiva che è stata intenzionalmente architettata da una pubblicazione mediatica affidabile che si è affidata a fonti nefaste e ha trascurato un processo di fact checking approfondito per confermare la validità di questi testi“.
“Non si tratta di una risposta o di una contro-denuncia, – continua il legale – ma di una deliberata ricerca della verità“. Secondo Freedam esisterebbe una serie di prove a favore del suo assistito e dunque la denuncia non sussisterebbe. Ad ogni modo, porterà avanti una causa per diffamazione contro la Lively.
Justin Baldoni, l’avvocato: “Esistono insormontabili prove”
Il difensore Freedman sostiene che ci siano molteplici prove attestanti l’innocenza di Baldoni: “Esiste una collezione insormontabile di prove autentiche, tra cui linee temporali e comunicazioni, che non sono state ritoccate o unite senza contesto, a differenza dell’articolo alterato dell’articolo pubblicato sabato 21 dicembre 2024“.
Il legale si riferisce all’articolo con cui sarebbe stata diffusa la notizia della denuncia della Lively. In Usa, infatti, è scoppiato un vero e proprio caso mediatico che molti paragonano a quello del caso Jhonny Depp con Amber Heard. Dunque dove si trovi la verità al momento non è possibile saperlo, spetterà al tempo e al giudice stabilire se le molestie sul set siano effettivamente accadute o meno.
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