È un autunno anomalo quello che stiamo vivendo sulla nostra pelle e sui nostri intestini. Tosse, mal di gola, raffreddore, nausea e vomito, insomma, tutti i problemi legati all’influenza saranno accompagnati anche da quelli “di pancia”. A tentare di descrivere il trend e dare qualche numero, nonostante sia complicato fotografare con esattezza il fenomeno dell’influenza intestinale, è stato Fabrizio Pregliasco, ricercatore del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’università Statale e direttore sanitario dell’Irccs ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano all’Adnkronos Salute.
Influenza intestinale 2023, Il ricercatore Pregliasco: “La strategia è l’automedicazione responsabile”
Stando alle previsioni dell’esperto, la carica dei virus cugini, in totale 262, fra tipi e sottotipi, causerà nella stagione autunnale e invernale in Italia circa 10 milioni di casi insieme ai 5-6 milioni di vera influenza.
Quest’ultima presenta i seguenti sintomi: brusco aumento della temperatura, febbre che supera i 38°, almeno un sintomo generale (dolori muscolari-articolari) e un sintomo respiratorio. Arrivano insieme ai dati anche i consigli dell’esperto per fronteggiare le influenze: “Nella maggior parte dei casi, la strategia più indicata è l’automedicazione responsabile, l’uso di farmaci sintomatici che devono attenuare i disturbi senza però azzerarli, così da poter monitorare l’andamento della malattia e permettere all’organismo di reagire“.