In Campania l’aumento più significativo (+112.1%): il rapporto tiene conto di denunce per infortuni sul lavoro e morti bianche
Gli ultimi dati Inail evidenziano un incremento del 47,7% di denunce per infortuni sul lavoro rispetto all’anno precedente. Il periodo preso in esame è quello dei primi cinque mesi del 2022, dove le denunce sono state 323.806. Calo di morti bianche, attestatesi intorno ad una cifra di 364, con un calo del 16,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Al contrario, secondo il report dell’Inail, è stato riscontrato un aumento delle patologie di origine professionale, con il numero di denunce attestatosi intorno alle 25.593, con un incremento del 7%.
I numeri: ecco la mappa degli infortuni
L’incremento degli infortuni sul lavoro, riguarda sia gli incidenti avvenuti durante l’orario lavorativo, da 194.280 del 2021 ai 290.283 del 2022, con un incremento del 49,4%, sia i casi in itinere, avvenuti nel tragitto di andata e ritorno da abitazione e posto di lavoro. Le cifre, in questo caso, sono passate ad un +34,2% rispetto all’anno precedente, con i casi denunciati saliti da 24.982 a 33.523. I settori del lavoro colpiti da questo incremento, variano dai trasporti e magazzinaggio (+144,3%), alla sanità (+134,4%) e nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+105,1%).
L’analisi territoriale rileva di come il Sud sia l’area maggiormente colpita dal fenomeno di incremento delle denunce per infortuni sul o per il lavoro, con una percentuale di oltre il 65%. Isole al 61,5%, Centro al 48,2% di incremento, Nord-Ovest al 55,7% e Nord-Est al 30,2%. Sul piano regionale, Campania con 112,1%, Liguria con 75,7% e Abruzzo con 66,5%, guidano la classifica degli incrementi di infortuni sul lavoro e denunce correlate.