Casal Palocco, lo youtuber Di Pietro chiede patteggiamento a 4 anni

Inchiesta sull'incidente di Casal Palocco: Matteo Di Pietro è indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni

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Continua l’inchiesta sull’incidente di Casal Palocco. Il gip di Roma ha disposto il giudizio immediato per Matteo Di Pietro, il 20enne, membro del canale YouTube Theborderline, che il 14 giugno scorso era alla guida del suv Lamborghini, preso a noleggio, che travolse una Smart uccidendo un bimbo di 5 anni, a bordo insieme alla madre e alla sorellina. Il processo è stato fissato al prossimo 27 febbraio davanti al giudice monocratico.

Casal Palocco: la richiesta di patteggiamento

Ha chiesto di patteggiare una condanna a 4 anni di carcere Matteo Di Pietro. Secondo le prime indiscrezioni, la Procura ha dato parere favorevole per il giovane youtuber e adesso il gip dovrà fissare l’udienza.

Incidente Casal Palocco: Lamborghini con velocità di 124 km/h

Il Suv guidato da Matteo Di Pietro, indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni nell’ambito dell’inchiesta sull’incidente di Casal Palocco in cui è morto Manuel di 5 anni viaggiava a una velocità di oltre 124 km/h. Secondo gli inquirenti a dirlo sono i dati GPS della Lamborghini. La macchina infatti, avrebbe impiegato 10 secondi per passare da 0 a 124 chilometri all’ora per poi schiantarsi contro la Smart.

the bordeline
The Borderline

Dalla ricostruzione emerge la Lamborghini: “Percorreva Via dei Pescatori, da cui proveniva, diretta in Via Macchia Saponara, alla velocità di circa 145 km/h; che al momento di imboccare Via di Macchia Saponara alle ore 15:38, si fermava; che imboccata tale via, riprendeva velocità raggiungendo in soli 14 secondi la velocità di 124 km/h immediatamente prima dell’impatto“.

Incidente Casal Palocco: le indagini

Il gip per l’incidente di Casal Palocco ha evidenziato: “I dati tratti dal gps hanno segnalato l’accelerazione repentina del mezzo che, una volta immessosi su Via di Macchia Saponara, passava in poco più di dieci secondi, da 0 km/h a 124 km/h, poco prima dell’impatto. L’assenza di tracce di frenata dimostra verosimilmente che la decelerazione improvvisa e rapidissima è stata conseguenza dell’avvistamento dell’auto in prossimità del punto in cui si è verificato l’incidente“.

Ambulanza a Roma
Ambulanza a Roma

Secondo il gip poi, gli amici che stavano all’interno del Suv quella mattina avevano chiesto più volte di ridurre la velocità. “Un ulteriore indicatore di pericolo concreto e attuale di reiterazione di analoghi reati va colto nell’assoluta inconsapevolezza, da parte dell’indagato, della necessità di rispettare le regole della strada osservando i limiti di velocità, soprattutto in quanto ventenne, neopatentato e come tale tenuto ad applicare maggiore prudenza, al fine di evitare pericolo alla incolumità propria e altrui“.

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