Continua l’inchiesta sull’incidente di Casal Palocco. La Lamborghini, guidata da Matteo Di Pietro, ha impiegato 10 secondi per passare da 0 a 124 chilometri all’ora per poi schiantarsi contro la Smart.
Incidente Casal Palocco: Lamborghini con velocità di 124 km/h
Il Suv guidato da Matteo Di Pietro, indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni nell’ambito dell’inchiesta sull’incidente di Casal Palocco in cui è morto Manuel di 5 anni viaggiava a una velocità di oltre 124 km/h. Secondo gli inquirenti a dirlo sono i dati GPS della Lamborghini. La macchina infatti, avrebbe impiegato 10 secondi per passare da 0 a 124 chilometri all’ora per poi schiantarsi contro la Smart.
Dalla ricostruzione emerge la Lamborghini: “Percorreva Via dei Pescatori, da cui proveniva, diretta in Via Macchia Saponara, alla velocità di circa 145 km/h; che al momento di imboccare Via di Macchia Saponara alle ore 15:38, si fermava; che imboccata tale via, riprendeva velocità raggiungendo in soli 14 secondi la velocità di 124 km/h immediatamente prima dell’impatto“.
Incidente Casal Palocco: le indagini
Il gip per l’incidente di Casal Palocco ha evidenziato: “I dati tratti dal gps hanno segnalato l’accelerazione repentina del mezzo che, una volta immessosi su Via di Macchia Saponara, passava in poco più di dieci secondi, da 0 km/h a 124 km/h, poco prima dell’impatto. L’assenza di tracce di frenata dimostra verosimilmente che la decelerazione improvvisa e rapidissima è stata conseguenza dell’avvistamento dell’auto in prossimità del punto in cui si è verificato l’incidente“.
Secondo il gip poi, gli amici che stavano all’interno del Suv quella mattina avevano chiesto più volte di ridurre la velocità. “Un ulteriore indicatore di pericolo concreto e attuale di reiterazione di analoghi reati va colto nell’assoluta inconsapevolezza, da parte dell’indagato, della necessità di rispettare le regole della strada osservando i limiti di velocità, soprattutto in quanto ventenne, neopatentato e come tale tenuto ad applicare maggiore prudenza, al fine di evitare pericolo alla incolumità propria e altrui“.