Non è la prima volta che il Canada si è ritrovato a fronteggiare eventi meteo estremi ma un incendio vasto come questo non si vedeva da tempo e supera di gran lunga quello di Tenerife: è nel caos tutto il nord e nell’Ovest dello stato. Mentre i vigili del fuoco continuano a lottare contro i roghi giorno e notte, il numero degli evacuati e degli ettari in cenere continua ad aumentare esponenzialmente: fino ad ora sono 168 mila i canadesi evacuati e 14 milioni gli ettari andati in fumo, cioè un’area corrispondente a quella della Grecia.
Incendio in Canada: a Yellowknife evacuate 19 mila persone
Quasi tutta la città di Yellowknife è stata evacuata, in quarantott’ore 19 mila persone hanno lasciato le proprie abitazioni per sfuggire alle fiamme. La notizia arriva direttamente da Shane Thompson, ministro dell’Ambiente dei Territori del Nord-Ovest. I vigili del fuoco impegnati nella lotta contro i roghi a Yellowknife sono in totale 300. Inoltre, nella giornata di ieri sono partiti circa 40 voli per trasferire i fuggitivi a Calgary, dove sono state messe a disposizione 495 camere di albergo.
Intanto, il primo ministro canadese Justin Trudeau si è recato ad Edmonton, a circa mille chilometri da Yellowknife, per sostenere e incontrare alcuni evacuati provenienti dal Nord in un centro di accoglienza.
Incendio in Canada: anche la Colombia Britannica va a fuoco
Ad andare a fuoco è anche la Colombia Britannica. A West Kelowna circa 30 mila abitanti stanno vedendo le loro case distrutte dalle fiamme. Inoltre, il celebre hotel di lusso Lake Okanagan Resort che ha ospitato in passato personaggi del mondo dello spettacolo e della politica, è stato invaso dai roghi. La situazione è al limite anche per i 15 mila abitanti di Kelowna. È stato evacuato ieri sera, per precauzione, anche il campus dell’Università della Colombia Britannica, che ospita più di 11 mila studenti.