Il Papa elogia i comici: “Voi fate miracoli”

Il Pontefice ha incontrato 107 artisti del mondo dell'umorismo ai quali ha rivolto parole di grande stima e ammirazione perché riescono a far ridere nonostante le brutte notizie che affliggono il mondo

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Oggi il Papa prima di partire per partecipare al G7 in Puglia ha incontrato una rappresentanza di artisti dell’umorismo provenienti da tutto il mondo e ha speso nei loro confronti parole di ammirazione, perché riescono a far ridere le persone in un mondo pieno di brutte notizie e riescono a trattare temi importanti con una leggera ironia.

Il Papa incontra gli artisti umoristici

L’evento si è tenuto nella sala Clementina del Vaticano e è stato organizzato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal Dicastero per la Comunicazione. Gli artisti che hanno partecipato sono stati 107 tra attori, scrittori umoristici e vignettisti. Il Papa ha iniziato l’udienza elogiando quello che fanno questi artisti poiché “in mezzo a tante notizie cupe, immersi come siamo in tante emergenze sociali e anche personali, voi avete il potere di diffondere la serenità e il sorriso“.

Papa Francesco
Papa Francesco

Il Pontefice ha poi elogiato il modo in cui questi artisti riescono a creare condivisione: “Siete tra i pochi ad avere la capacità di parlare a persone molto differenti tra loro, di generazioni e provenienze culturali diverse. A modo vostro voi unite la gente, perché il riso è contagioso. È più facile ridere insieme che da soli: la gioia apre alla condivisione ed è il miglior antidoto all’egoismo e all’individualismo. Ridere aiuta anche a rompere le barriere sociali, a creare connessioni tra le persone. Ci permette di esprimere emozioni e pensieri, contribuendo a costruire una cultura condivisa e a creare spazi di libertà“.

I comici hanno il potere di parlare di temi importanti e seri, ma con leggerezza, fanno “un miracolo: riuscite a far sorridere anche trattando problemi, fatti piccoli e grandi della storia. Denunciate gli eccessi del potere; date voce a situazioni dimenticate; evidenziate abusi; segnalate comportamenti inadeguati…”. Riescono a fare questo senza “spargere allarme o terrore, ansia o paura, come fa molta comunicazione; voi svegliate il senso critico facendo ridere e sorridere. Lo fate raccontando storie di vita, narrando la realtà, secondo il vostro punto di vista originale; e in questo modo parlate alla gente di problemi piccoli e grandi”.

Il Papa su Dio e l’umorismo

Papa Francesco ha anche parlato delle battute a sfondo religioso dicendo che si può ridere anche di Dio “come si gioca e si scherza con le persone che amiamo”, senza offendere i sentimenti religiosi dei credenti. Ha continuato: “Il vostro talento è un dono prezioso. Insieme al sorriso diffonde pace, nei cuori, tra le persone, aiutandoci a superare le difficoltà e a sopportare lo stress quotidiano. Ci aiuta a trovare sollievo nell’ironia e a prendere la vita con umorismo”. Il Pontefice ha concluso dicendo che prega da oltre quarant’anni con le parole di San Tommaso Moro:Dammi, Signore, il senso dell’umorismo.

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