Hacker filorussi, quinto giorno di attacchi: colpite Leonardo e Banca d’Italia

Il gruppo NoName057(16) ha lanciato in mattinata una nuova serie di attacchi DDoS contro diversi soggetti italiani. Nella rivendicazione si citano le dichiarazioni del presidente Mattarella sulla Russia e il Terzo Reich

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I siti di grandi società, aziende e ministeri italiani non hanno pace da ormai cinque giorni. Il gruppo di hacker filorussi, NoName057(16), sembra intenzionato a proseguire la sua azione di propaganda tramite attacchi mirati, che però non mettono in pericolo il normale funzionamento delle attività di queste strutture. Ad essere colpiti sono infatti solamente i siti internet, che non risultano raggiungibili agli utenti.

Si tratta infatti di cyber attacchi di tipo DDoS, distributed denial of service, che consistono nel sovraccaricare di richieste un server, in modo che questo vada in sovraccarico e smetta di funzionare. In ogni caso che si è verificato nel nostro Paese l’Agenzia per la cyber sicurezza nazionale ha immediatamente avvisato i target di questa offensiva, riuscendo quindi a limitare le conseguenze dell’atto.

Il cyber attacco a Leonardo ed Edison

Il quinto attacco dei NoName057(16) si è concentrato su enti ed aziende italiane dei settori governativo, trasporti, finanziario, energetico e della difesa. Nello specifico, risultano colpiti Leonardo, Banca d’Italia, Autorità dei trasporti, Edison, Fininvest e Parmalat. Alcuni di questi siti, tra cui quelli di Leonardo ed Edison, non risultano al momento raggiungibili.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è stata informata ed è già in azione per offrire supporto alle realtà colpite. Anche questa volta l’attacco è stato riconosciuto come un Ddos, messo in atto con l’invio tramite bot di un alto flusso di richieste di accesso al sito per renderlo irraggiungibile.

Nei giorni scorsi sono state numerose le realtà che hanno dovuto fare i conti con gli attacchi di questi hacker. Lo scorso lunedì, primo giorno di attacco, sono stati messi fuori uso i siti web di soggetti italiani, riconducibili ai settori dei trasporti, come gli aeroporti di Linate e Malpensa, le Autorità trasporti, i porti di Taranto e Triste, e finanziari come, tra gli altri, Intesa San Paolo.

Il giorno successivo è stato poi il turno di ventina di ministeri, tra cui quelli degli Esteri, dell’Economia, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello Sviluppo economico. Inoltre, sono stati colpiti i Carabinieri, la Guardia di Finanza e diverse aziende del trasporto pubblico. Mercoledì hanno riscontrato diversi disagi istituzioni finanziarie ed industrie degli armamenti oltre ad aziende del trasporto pubblico, tra cui Mediobanca, Nexi, Benelli, Fiocchi, Danieli.

Le rivendicazioni del cyber-attacco

Lunedì non sono stati registrati impatti effettivi e concreti per ciò che riguarda i servizi erogati al pubblico. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ad ogni modo, ha prontamente avviato l’operazione di supporto e mitigazione alle prime avvisaglie delle azioni degli hacker.

Ciò che renderebbe estremamente inquietanti i cyber-attacchi sono le rivendicazioni dei NoName che citano, tra le altre cose, le dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in merito alla Russia e al Terzo Reich. Gli hacker hanno definito il Capo di Stato come un “russofobo“.

Le azioni rivendicate, quindi, sarebbero state compiute in risposta al famoso discorso pronunciato a Marsiglia da Mattarella che si era, poi, trovato nel mirino della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Secondo quanto è stato potuto apprendere dalla Acn, i cyber-attacchi, a discapito dei settori di trasporti e finanziari, avrebbero avuto effetti nulli.

Mosca: “Le parole di Mattarella non resteranno senza conseguenze”

Lunedì mattina, la Portavoce Zakharova ha dichiarato apertamente che le dichiarazioni fatte dal Presidente Mattarella in un discorso pronunciato all’Università di Marsiglia la scorsa settimana, non saranno lasciate “senza conseguenze“.

Infatti, nel corso di un intervento sulla tv di Stato russa, la Portavoce della diplomazia russa avrebbe rimarcato che il “Presidente italiano ha affermato di credere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Ciò non può e non sarà mai lasciato senza conseguenze“.

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