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Kaufmann distrugge la cella del carcere, trasferito in psichiatria: domani il rientro in Italia

Il presunto killer di Villa Pamphili non si trova più nella sua cella del carcere di Larissa, ma è stato trasferito nel reparto di psichiatria per aver distrutto la stanza del penitenziario. La Repubblica, inoltre, svela che, prima della morte di Anastasia Trofimova e sua figlia Andromeda, l'uomo si era presentato al Teatro dell'Opera di Roma per chiedere un provino per il ruolo di tenore

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L’attesa sembra essere finita e il caso potrebbe avere una nuova accelerazione nelle indagini: Francis Kaufmann arriverà in Italia il prossimo 11 luglio. E così, direttamente dalla Grecia, dove è attualmente detenuto in attesa della consegna alle autorità italiane, atterrerà all’aeroporto di Ciampino con un volo dell’Aeronautica Militare.

Intanto, da qualche giorno Francis Kaufmann è stato trasferito dalla sua cella del carcere di Larissa al reparto di psichiatria. Come riporta Open, l’indagato del caso di Villa Pamphili avrebbe distrutto la stanza in cui era ospite.

Repubblica, invece, svela un’altra identità di Kaufmann. Qualche settimana prima del rinvenimento dei due cadaveri, l’uomo, questa volta sedicente tenore, si sarebbe presentato al Teatro dell’Opera di Roma per richiedere un provino. Il portiere di turno del teatro ha invitato l’uomo a spedire una mail per accedere alla selezione.

Le indagini

Lo scorso 4 luglio, i genitori di Anastasia Trofimova, la giovane donna trovata morta a Villa Pamphili insieme a sua figlia Andromeda, sono arrivati in Italia per essere ascoltata dai magistrati di piazzale Clodio, con l’obiettivo di ottenere nuovi e fondamentali dettagli sul caso.

Una svolta considerevole è arrivata lo scorso 27 giugno, quando la corte d’Appello di Larissa, in Grecia, ha dato il via libera all’estradizione in Italia del 46enne Francis Kaufmann, accusato dell’omicidio di Anastasia Trofimova e di sua figlia Andromeda di soli 11 mesi. La notizia è giunta a 20 giorni dal ritrovamento dei due cadaveri e a circa due settimane dall’arresto dell’uomo, individuato sull’isola greca di Skiathos dopo che aveva lasciato Roma.

Si presume che l’uomo possa essere estradato l’11 luglio. Una volta arrivato in Italia, a bordo di un volo militare, all’indagato verrà notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, già firmata dalla Procura di Roma. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma avrà cinque giorni di tempo per fissare l’interrogatorio di garanzia, si prevede infatti che avverrà la metà di luglio. L’obiettivo è fare chiarezza su cosa sia accaduto alle due vittime ritrovate lo scorso 7 giugno all’interno di Villa Pamphili, a Roma. Kaufmann ha respinto tutte le accuse e si è dichiarato innocente. Alle autorità italiane ora spetterà il compito di comprendere se l’uomo sia realmente estraneo ai fatti.

Kaufmann, dopo il via libera dei giudici di Larissa in Grecia, non ha presentato ricorso in appello e ciò porta ad una accelerazione nelle procedure di trasferimento. Inoltre, nell’ambito dell’inchiesta della Squadra Mobile della polizia di stato, coordinata dal procuratore aggiunto di Roma, Giuseppe Cascini e dal pm Antonio Verdi, verrà prelevato il Dna dell’imputato.

Per quanto riguarda gli esiti degli esami istologici disposti sul corpo di Anastasia dalla procura in seguito all’autopsia eseguita presso l’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica per chiarire le cause del decesso della donna, occorrerà ancora qualche giorno. Tra le ipotesi, intanto, gli inquirenti hanno privilegiato la pista secondo cui la vittima sarebbe stata soffocata con un cuscino.

Intanto, oggi è giunta la notizia della decisione dei pm della Procura di Roma che hanno affidato alla polizia il compito di acquisire la documentazione relativa al film mai distribuito di Francis Kaufmann, situati presso la direzione generale cinema e audiovisivo del Ministero. Da ieri sono invece in corso le ricerche del trolley in cui dovrebbero essere presenti gli effetti personali di Trofimova e della bambina. Gli investigatori sono al lavoro per capire se questo possa essere gettato all’interno del fiume Tevere.

Villa Pamphili, il caso

Lo scorso 7 giugno a Roma è stato individuato da alcuni passanti il corpo della piccola Andromeda, all’epoca sconosciuta, e poco distante quello della sua mamma, Anastasia Trofimova. Le indagini sui presunti omicidi sono partite immediatamente e con non poche difficoltà hanno portato all’arresto in Grecia di un uomo che si è presentato Rexal Ford. A seguito di successivi controlli, tale nome si rivela falso e la reale identità di Francis Kaufmann viene a galla.

Un pregiudicato statunitense, arrestato 5 volte per reati violenti, che era giunto a Roma dichiarando di essere un produttore interessato a realizzare un film in Italia. Sul suo italiano viene fermato diverse volte perché ha comportamenti che lascerebbero intendere una mancata sobrietà, ma nessuno che porta però ad ulteriori accertamenti. Dopo il ritrovamento dei due corpi, però, le sue tracce si perdono.

A circa due settimane dal ritrovamento, grazie ad una segnalazione a Chi l’ha visto?, vengono identificati i due corpi e ricondotti a Kaufmann. L’uomo avrebbe incontrato Trofimova a Malta, dove sarebbe nata la piccola, sulla cui paternità ancora non ci sono certezze. Non è chiaro però cosa possa aver spinto Kaufmann ad ucciderle. Proprio sul movente e sulla dinamica degli omicidi sono concentrate le autorità italiane, che grazie all’interrogatorio dell’uomo potrebbero avere maggiori certezze.

++Articolo in aggiornamento++

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