Incessanti le polemiche sugli inesorabili aumenti dei prezzi nelle zone turistiche, ma se fino ad oggi a finire sotto la lente sono stati soprattutto i gestori dei locali, (con scontrini gonfiati e richieste ambigue di denaro per dividere un toast in due), un post su Facebook di un ristoratore di Genova, accusa i clienti “maleducati”: “Prenotazione per 8 persone alle 21.30 all’aperto, 2 bimbi e 6 adulti maleducati come pochi” – Così scrive sul post – tre pizze divise in 8 piatti 2 acque, 2 bibite, 3 birre e 4 caffè”.
“Totale di spesa – continua il gestore – 63 euro, in un tavolo da 8 persone, a cena in un locale dove il coperto non si paga. Meno di 8 euro a persona. Stizziti dallo scontrino del ristorante – conclude il proprietario del locale – ci dite come si deve comportare il ristoratore in questi casi!?“.
Genova, aumento prezzi: la polemica
Il titolare del ristorante genovese tagga anche Selvaggia Lucarelli: “Ho recuperato comanda e scontrino perché – continua il gestore – da oggi, visto che questa febbre da scontrino piace a tanti, voglio mostrarvi l’altro lato della medaglia. La pizza mezza Margherita 7 euro e – spiega – mezza Estate 14 euro è stata calcolata a 10 come una melanzane, quindi arrotondata in difetto. Vi giuro – continua – che, purtroppo, è tutto vero“.
La Cnn, qualche giorno fa, aveva trattato l’argomento, definendo un furto assurdo il pagamento di un supplemento di 2 euro per tagliare un toast a metà all’interno di un bar sul lago di Como.