Una lite furiosa per qualche like di troppo. Una furia ceca che ha visto un ragazzino di appena 13 anni sferrare ben tre coltellate a un coetaneo di 14. E’ accaduto ieri a Sori, in provincia di Genova. Secondo le prime ricostruzioni l’aggressione sarebbe avvenuta per un colpa di un mi piace messo sui social del ragazzino ferito su una foto di una ragazzina. Il 13enne preso probabilmente da una gelosia accecante e ingestibile è uscito di casa armato di un coltellino e avrebbe raggiunto il coetaneo a una festa patronale di Sori. Lì tre coltellate al torace e alla gamba. Il ragazzo ferito è stato immediatamente soccorso, sul posto il 118 con automedica che lo trasferito con codice rosso in ospedale. Dopo un’operazione chirurgica il 14enne si trova sotto osservazione in ospedale, mentre il 13enne, non imputabile, è stato affidato ai suoi genitori.
La colpa ai social?
Attribuire la colpa solo ai social è semplificativo. Dietro questo gesto violento si nasconde probabilmente una profonda difficoltà nel gestire la rabbia, un problema noto come “anger issues“. È importante sottolineare che i social media possono amplificare e accelerare conflitti preesistenti, ma non sono la causa primaria di comportamenti aggressivi. In questo caso, il like sui social ha agito come una scintilla che ha innescato una reazione violenta in un ragazzo che già presentava delle fragilità emotive.
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Gestire la rabbia
La gestione della rabbia è un tema cruciale, soprattutto nell’adolescenza, un’età caratterizzata da forti sbalzi d’umore e da una grande sensibilità alle relazioni sociali. È fondamentale che i ragazzi imparino a riconoscere e a gestire le proprie emozioni negative, cercando il supporto di figure adulte di riferimento o di professionisti quando necessario. Questo episodio dovrebbe far riflettere sulla necessità di prevenire la violenza giovanile, investendo in programmi di educazione emotiva e sociale nelle scuole.
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