Il drammatico evento si era verificato davanti alla chiesa del Sacro Cuore, dove la giostra era stata installata in occasione delle festività locali. Presenti sul posto erano il magistrato Vittorio Misiti, accompagnato dal consulente della procura, nonché i legali Roberto Capobianco e Christian Alviani, che rappresentano il titolare della giostra, insieme al loro consulente di parte, Francesco Di Gennaro.
Le indagini sulla giostra della morte
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, dalle prime informazioni raccolte, non sembrerebbero emergere responsabilità dirette da parte del gestore della giostra, il quale risulta in regola con tutte le autorizzazioni necessarie. Tuttavia, per fare piena chiarezza sull’accaduto, la Procura ha fissato un ulteriore sopralluogo per domani sera alle 21. Esame che sarà condotto con l’ausilio di una luce speciale, la quale permetterà di osservare la giostra in funzione, simulando le condizioni di illuminazione della sera dell’incidente.
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La vittima, un uomo di 38 anni, è caduta mentre si trovava sui “seggiolini volanti” della giostra, anche nota come “calcinculo” o “centrifuga“. Secondo quanto riferito dai testimoni, sembra che l’uomo abbia perso l’equilibrio nel tentativo di afferrare un pennacchio, premio che gli avrebbe consentito un giro gratuito. Nella caduta, ha battuto violentemente la testa, rendendo necessario l’intervento immediato dei soccorsi.
Le condizioni del ferito
Inizialmente, le condizioni dell’uomo erano critiche e si temeva il peggio. I sanitari del 118, dopo aver valutato la gravità della situazione, avevano richiesto un’eliambulanza, che però non era disponibile. Il ferito è stato quindi trasportato d’urgenza all’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone, dove è rimasto in coma per oltre dieci giorni. Fortunatamente, il 38enne è recentemente uscito dal coma e i medici si mostrano ottimisti riguardo al suo recupero, sebbene il percorso di riabilitazione promette di essere molto lungo.
L’inchiesta prosegue per accertare eventuali responsabilità. Alcuni testimoni avrebbero visto l’uomo sporgersi dal seggiolino senza l’ausilio delle barriere di protezione, che avrebbero potuto impedire la caduta. Se verrà confermata la negligenza da parte della vittima, la posizione del titolare della giostra potrebbe migliorare significativamente, alleggerendo le sue responsabilità.
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